Scuola pubblica: piccoli progressi

Forse non tutti conoscono (gli insegnanti della Toscana sicuramente sì) l’esperienza dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze che, in occasione della C.M. del Marzo 2006 ha trasmesso a tutte le scuole della provincia delle linee guida molto interessanti per noi insegnanti di italiano lingua seconda, soprattutto per quanto riguarda la valutazione consigliata alle scuole per quegli studenti che non sono madrelingua. Continua a leggere

Eppur si muove – primo aggiornamento

Mi scuso per non aver tenuto quel diario che avevo promesso in caso di superamento esame SSIS, ma provvedo subito ad aggiornarvi dal primo giorno (quello della selezione) ad oggi (metà primo semestre).

Premetto che molto di quello che dico sarà influenzato dalle mie esperienze lavorative, dallo stress e dal nervosismo che le nuove notizie sull’italiano L2 (vedi accordo con sindacato) non fanno altro che aumentare.

Dunque la SSIS IX Ciclo, questa macchina universitaria per ingurgitare le nostre poche finanze, è partita nonostante le direttive del Governo che invitavano le università a non far partire un nuovo ciclo, visto che sarebbero tornati i buoni vecchi concorsi. Dunque, niente inserimento in graduatoria per chi avrebbe finito quest’ultimo biennio: meglio forse chiamarlo “Corso di formazione”, “Master in didattica” o “Preparazione all’insegnamento”: fate un po’ voi.

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Scuola moderna

Ed ecco le ultime grandi innovazioni apportate alla nostra scuola…

da Repubblica.it

Tabelline, grammatica, sintassi, nomi di fiumi, mari, monti sin dalle elementari, storia del Novecento in terza media: sono le priorità   dei curricoli scolastici della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.

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Eppur si muove…

Pare proprio che qualcosa sia cambiato. Dopo anni di attese e risposte vaghe (generalmente negative) sul futuro degli insegnanti di L2/LS ecco che arriva la SSIS – IX Ciclo della Ca’ Foscari con l’attivazione di una nuova classe di abilitazione: Italiano (seconda lingua)!!!!

Personalmente, lì per lì, la notizia mi ha sconvolta e riempita di gioia, ma mi sono subito resa conto che non era il caso di cantare vittoria.

Prima di tutto il fatto che ci sia una classe di concorso non significa che ci siano parallelamente posti di lavoro istituzionalmente riconosciuti (e infatti, a quanto ho capito, non ce ne sono). Del resto, dove dovrebbero essere: all’interno delle scuole, a formare una sorta di categoria di sostegno per gli stranieri? Oppure si è pensato ai lettori che fanno i concorsi per lavorare all’estero (quindi non riguarderebbe chi vuole restare in Italia)? O si tratta di un’abilitazione parallela a quella “normale” e quindi tutti gli insegnanti che hanno in classe degli stranieri dovranno passare per questo nuovo calvario di frequenza ed esami?

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