Gli IIC e Second Life

Non potevo non cogliere il link alla rivista dedicata a Second Life, versione italiana, segnalataci qualche giorno fa da Angela Ferioli, che ringrazio doverosamente.

Prima di tutto, per chi ignora, come me, cosa sia Second Life, riporto la sua definizione presa in prestito da Wikipedia:

Second Life è un metamondo tridimensionale multi-utente online inventato nel 2003 dalla società   americana Linden Lab. Il sistema fornisce ai suoi utenti (definiti “residenti”) gli strumenti per aggiungere e creare nel “mondo virtuale” di Second Life nuovi contenuti grafici: oggetti, fondali, fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi, ecc. La peculiarità   del mondo di Second Life è quella di lasciare agli utenti la libertà   di usufruire dei diritti d’autore sugli oggetti che essi creano, che possono essere venduti e scambiati tra i “residenti” utilizzando una moneta virtuale (il Linden Dollar) che può essere convertito in veri dollari americani. (…) Gli incontri all’interno del mondo virtuale appaiono dunque come reali scambi tra esseri umani attraverso la mediazione “figurata” degli avatar (immagini più o meno animate scelte per rappresentare l’utente nella comunità  . N.d.R). L’iscrizione è gratuita, anche se è obbligatorio essere maggiorenni. Per costruire e vendere oggetti all’interno di “Second Life”, inoltre, occorre “comprare” aree di terreno nel mondo virtuale di Second Life. (…)
Second Life viene comunemente utilizzato dai suoi utenti per proporre agli altri partecipanti conferenze, file musicali e video, opere d’arte, messaggi politici, ecc.; si è inoltre assistito alla creazione di numerose sottoculture all’interno dell’universo SL, che è stato studiato in numerose università   come modello virtuale di una interazione umana, falsa, ma in cui si proietta ciò che si vorrebbe essere.

Se adesso è chiaro a tutti di cosa stiamo parlando, possiamo passare al vero argomento del post. Perché le potenzialità   di Seconf Life, illustrate tra pagina 25 e 26, sono pazzesche. A quanto pare, essendo uno spazio relativamente libero per l’accesso, può essere utilizzato per far incontrare tutta una reale comunità  , cioè persone vere, come quella degli IIC (Istituti Italiani di Cultura).

L’articolo, già   dalle prime righe, sottolinea il fatto che il gran numero di accessi in solo due mesi (18.000), sono valsi a far scegliere, al Ministero degli Affari Esteri (d’ora in poi MAE), una piattaforma più ampia. Non solo, ma l’utilizzo della piattaforma è stato addirittura prenotato da due istituzioni rinomate come l’IIC di Londra e l’Università   per Stranieri di Siena (quest’ultima interessata all’ambiente dell’e-learning per le sue lezioni di lingua italiana). Su Second Life, quindi, lo spazio virtuale permette a persone ed enti sparsi nel mondo di collaborare utilizzando uno spazio comune. Nell’articolo si legge questo:

L’idea è quella di esplorare il potenziale di SL non per sostituire l’attività   reale con quella virtuale, bensì promuovere quanto viene fatto dal sistema degli istituti di cultura attraverso il mondo virtuale.

Che dire? Che appena ci avanzerà   qualche Linden Dollar, penseremo anche noi a comprare uno spazio su SF. Ildue che ne pensi?
Per approfondimenti: Second Life Italia

4 pensieri su “Gli IIC e Second Life

  1. Caro Glottrotter

    grazie per tutti gli aggiornamenti!

    Porta pazienza, agosto è un mese in cui tutto sembra andare a rilento…

    a presto

    ll*

  2. Ciao a tutti, un aggiornamento sull’IIC di SL.

    L’ho rivisitato spesso, ma non ho mai trovato nessuno (è un problema di cui parla anche l’articolo della rivista di SL segnalato da Ladylink).
    Ho scritto all’avatar Mariano Huldschinsky dell’associazione amici dell’IIC su SL, che mi ha risposto subito dandomi l’indirizzo dgpc2@esteri.it per chiedere informazioni. L’ho fatto tre settimane fa, ma nessuno mi ha ancora risposto. Sarà che agosto è pur sempre il mese più morto dell’anno.

    Comunque, visto che all’IIC non c’era molto da fare, ne ho approfittato per fare diversi giri e credo che invece di Second Life la dovrebbero chiamare Terra Desolata, dato che non ho incontrato anima viva (si fa per dire), solo bellissimi edifici completamente vuoti.
    Mi sorge quindi il dubbio che SL sia in realtà un grandissimo pacco. C’è tra l’altro un articolo di Repubblica che parla di questo (metto il link alla fine).
    Meglio tenersi stretti i Lindendollar quindi.
    Un saluto da Glottrotter.

    http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/second-life-news/bluff/bluff.html

  3. caro (a) glottrotter
    a proposito non abbiamo affatto notizie, ma se dovessimo sapere qualcosa, cercheremmo di diffondere la notizia attraverso questa piattaforma. anche tu, in caso, ripassa.

    a presto!

    ll
    *

  4. Ho sentito che c’era in programma una lezione-pilota di italiano all’IIC su SL. L’ho visitato diverse volte negli ultimi giorni per chiedere informazioni a riguardo, ma è sempre deserto.
    Mi chiedevo se qualcuno sa se l’hanno fatta, com’è andata e se ce ne saranno altre in futuro.

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