Intelligenze e didattica delle lingue

Ci siamo già occupati di Howard Gardner e della teoria delle intelligenze multiple (MIT).

Per chiunque volesse avere il quadro completo della MIT e, soprattutto, riflettere sulle sue implicazioni nella didattica delle lingue, non può perdere questo agile ed arguto libro di Paolo Torresan: Intelligenze e didattica delle lingue.

E’ forse la prima volta che un argomento così teorico, che prende forma in discipline come la psicologia e la sociologia e che si appoggia fortemente alla neurologia, viene “letto” allo scopo di capire in che modo possa essere utile con le sue analisi alla didassi quotidiana.

Forse no, non è la prima volta che viene fatto, ma nella mia esperienza è la prima volta che l’operazione risulta soddisfacente.

Lo sguardo dell’autore sembra sempre, anche nei grafici e nei disegni delle sezioni del cervello umano (in verità un po’ inquietanti per noi insegnanti) dove si “anniderebbero” le intelligenze, direzionato alla ricerca di implicazioni didattiche. “Se questo è vero allora in classe…”: è questo il ragionamento che sembra muovere il libro dalla prima all’ultima riga.

Un libro che nasce in ambito universitario ma che finalmente è rivolto agli insegnanti, quindi, che troveranno modo di riguardare ogni minuto del proprio stare in classe (e soprattutto ogni minuto dello stare in classe dei propri studenti) attraverso gli occhiali che l’autore ci invita ad indossare per guardare la realtà.

Un’ultima nota, non da poco. Tutto questo viene fatto con una sensibilità e un garbo rari. C’è poca autoreferenzialità nelle pagine di Torresan, poco accademismo. Il suo obiettivo è comunicare come e cosa può essere interessante e utile all’insegnante in questa teoria. E riesce pienamente nel suo intento con uno stile chiaro e diretto, che evidenzia la sua vocazione alla divulgazione e al pragmatismo mai svilita da gigionerie fini a se stesse.

Che poi la MIT mi convinca… questo è un altro discorso, che non ha a che fare con il libro, che consiglio vivamente.

recensione di Carlo Guastalla

7 pensieri su “Intelligenze e didattica delle lingue

  1. Io lo farei pure… ma insomma… non so se riuscirei nell’intento… visto che l’ho sentito per la prima volta ieri… vediamo se qualcun’altro se la sente…
    Scusa Porfido, ma quando esce l’articolo di Officina.it, potrebbe essere interessante preparare un post, preparando il pubblico all’articolo della rivista…

    ll*

  2. Sul prossimo numero di officina.it on line di Alma, che uscirà tra pochi giorni, ci sarà un’interessantissima intervista a Rinvolucri sullo studio e l’apprendimento del lessico. Da non perdere.
    Un post su Rinvolucri effettivamente è da fare…

  3. In un commento non si riesce a dire tutto quello che è e che fa Mario Rinvolucri. Con una rapida ricerca su google si può risalire alla sua attività.
    Diciamo che è un grande della glottodidattica. Insegna a Pilgrim’s (Canterbury). Si occupa di didattica umanistica. Ha scritto un sacco di libri e articoli. Tra gli altri “Grammar Games” e “Dictation”. Gira il mondo per parlare di queste cose. Da non perdere se passa dalle vostre parti.

  4. onori al mitico rinvolucri e complimenti al bravissimo torresan: non vedo l’ora di leggere il suo libro!

  5. Vedo con piacere che Paolo Torresan si ispira, come me, a quel grandissimo glottodidatta che è Mario Rinvolucri mai, secondo me, abbastanza citato.

    Comprerò (e leggerò) sicuramente questo libro.

  6. Accolgo questo post con braccia aperte, apertissime. Il libro, dal costo modestissimo, non puoº a questo punto non apparire nei nostri scaffali.
    I miei complimenti a Paolo Torresan… che vorrei convincere a farsi intervistare per ILDUECHIACCHIERE CON… altra grande sfida.

    Sono curiosa dellºapplicazione della MIT nelle lezioni di lingua…

    w Paolo!!!!

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