Scuola: si ricomincia con la vecchia pagella

Il ministro Fioroni in una scuola romana

Via le schede «complicate». Il ministro Fioroni: tregua nelle novità  . Cancellati tutor e portfolio

ROMA — Dopo una serie di megariforme, ecco un anno diverso, un anno di non riforme. Il ministro Fioroni ha promesso una tregua. Da domani (oggi) — suona la campanella per i ragazzi di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Veneto e provincia autonoma di Bolzano, in tutto quasi otto milioni di studenti —; alla fine delle lezioni i docenti riconquisteranno i loro spazi, torneranno a essere gli attori principali nel teatro della scuola, saranno i protagonisti di una stagione che sarà   caratterizzata da una forte autonomia.

STOP A RIFORMA — E le numerose novità   introdotte negli ultimi anni? Le leggi naturalmente restano, ma cambiano le istruzioni per l’uso. «Interpretazione intelligente e adattabilità  Â», suggerisce il ministro. Molte scuole saranno d’accordo e «personalizzeranno» la riforma. Altre protesteranno e chiederanno certezze. Inevitabile. In quest’anno di passaggio viale Trastevere comunque non sarà   eccessivamente fiscale. E cercherà  , in un clima non troppo conflittuale, di ricalibrare la riforma del centrodestra. Perché di allungare la serie dei megaprogetti sulla scuola, il ministro Giuseppe Fioroni, lo ha detto sin dall’inizio, non vuole proprio saperne.

SALTA IL TUTOR — Per lui «qualunque processo di innovazione imposto dall’alto, senza condivisione, produce nelle scuole resistenze o risposte esclusivamente burocratiche ». Insomma si rivela inutile. Così, tra le dure proteste nell’opposizione, il ministro ha fatto saltare la figura del «tutor», una sorta di super maestro, con un inquadramento particolare. Una delle novità   più importanti della riforma Moratti. Per il ministro era un’idea inapplicabile. Lo stesso vale per il «portfolio» che perde la funzione di valutazione e sopravvive, se la scuola è d’accordo, come strumento didattico.

VECCHIA PAGELLA — Ritorna la vecchia scheda, possibilmente «sobria», cioè intellegibile. Ce n’erano di tutti i tipi. Una babele. Apprendimento personalizzato? L’allievo è sempre il centro della scuola. Quest’idea, rilanciata dal ministro Moratti, resiste perché piace ai docenti. I professori attendono chiarimenti invece sulle indicazioni nazionali per i piani di studio, i programmi. Quelle in vigore, elaborate dagli esperti del ministro Moratti, sono state molto criticate.

Il ministro ha fatto capire ai prof che non sono prescrittive e saranno riviste. E chi vuole può operare compensazioni tra le varie discipline, introdurne di nuove, ampliare tempi e spazi di approfondimento anche in relazione all’incremento della quota di flessibilità   oraria passata dal 15 al 20 per cento. Non è ufficiale, ma corre voce di una direttiva che coinvolgerebbe i docenti nella riscrittura delle indicazioni.

IL CALENDARIO — Intanto l’anno parte. Con una novità   per quando riguarda la modalità   dell’inaugurazione. Il Vittoriano, utilizzato per quattro anni dall’ex ministro Moratti, cede il posto al Cortile d’onore del Quirinale. Martedì toccherà   agli alunni abruzzesi e il 13 sarà   la volta degli studenti di Trento. Il 14 si aggiungeranno Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta mentre il 18 andranno a scuola i ragazzi di Calabria, Campania, Puglia. Gli ultimi a riprendere in mano i libri — il 19 settembre — saranno i giovani dell’Emilia Romagna.

Giulio Benedetti (corriere.it)

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