#CDCA23: destinazione potenziamento

È da tanto che non vi aggiorno sulla situazione della nuova classe di concorso A23 Lingua italiana per discenti italiani-aloglotti. So che siete curiosissimi e questa volta ho deciso di deliziarvi intrattenendovi sul potenziamento, che sulla scuola italiana sta avendo un effetto annichilente.

Po-ten-zia-men-to. Cinque sillabe che rimbalzano spesso sotto i nostri occhi in questi giorni, giorni in cui è in atto la fase C delle assunzioni previste da #LaBuonaScuola, questo grande progetto rivoluzionario del Governo Renzi.
Tredici lettere che, a sentire le discussioni in Parlamento (soprattutto alla Camera), rappresenterebbero il destino di quegli insegnanti assunti dopo aver superato il concorso 2016 nella nuova Cdc A23, sempre che venga inclusa, considerando che il concorso si vocifera che sia per abilitati e non esiste ancora un percorso abilitativo in ItaL2. Tiè!

Ma andiamo per ordine. Continua a leggere

Cosa Dovremmo Certificare in ItaL2?

E’ sicuramente un grattacapo la nuova CDC in Italiano L2 e rimane un acronimo creativo. Non è un sogno di una notte di mezza estate, è una realtà: il CDM n°76 del 31 luglio 2015 ha emanato un decreto attuativo che sancisce la nascita della CDC A23 (1) in italiano L2 nelle secondarie di primo e secondo grado, tale “lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)”.
Lo scopo di questo decreto attuativo è anche quello di aggiornare l’indirizzo delle attuali CDC, adeguandole alla nuova riforma del sistema scolastico e uniformandole ai nuovi indirizzi di studio e alle lauree (che dovrebbero divenire abilitanti con conseguente abolizione del Tfa), non senza malcontenti.

In 24 ore di scambi concitati sui social le maggiori preoccupazioni hanno riguardato soprattutto i requisiti per l’abilitazione. Non c’è CDC senza abilitazione, ma non c’è un Tfa in Italiano L2 e non ci sarà tempo per abilitare nessun insegnante prima del Concorsone che sarà bandito entro il 1 dicembre 2015. Che fine quindi ci aspetta? Continua a leggere