Questione di… marketing su Eunews.it

 

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Non conoscevo né il giornale Eunews, né tantomeno il giornalista Diego Marani o la sua rubrica Contromano in cui oggi si esaltano le potenzialità di una ragionata promozione della lingua e cultura italiana all’estero nell’articolo La lingua batte.

Sono abbastanza d’accordo con il giornalista e aggiungo che l’Italia all’estero va forte, è una locomotiva, è un marchio vincente che attira studenti di ogni età, nonostante l’indifferenza dei governi. Negli Stati Uniti una buona percentuale dei miei studenti veniva dal New Jersey ed era interessato a recuperare la conoscenza della lingua e della letteratura e della storia (devo continuare?) insomma a recuperare un interesse e un legame (legacy) nei confronti di un paese che avevano conosciuto attraverso la memoria e le ricette dei nonni, non dei genitori. E questi studenti si definiscono “italiani”, non italo-americani. Continua a leggere

Primo giorno di scuola


Oggi cominciano le scuole.

Vi invito a leggere quello che scriveva Natalia Ginzburg nel lontano 1960 e che mi sembra ancora molto attuale.

Non opprimere i figli con l’idea della scuola (di Natalia Ginzburg)

Al rendimento scolastico dei nostri figli, siamo soliti dare un’importanza che è del tutto infondata. E anche questo non è se non rispetto per la piccola virtù del successo. Dovrebbe bastarci che non restassero troppo indietro agli altri, che non si facessero bocciare agli esami; ma noi non ci accontentiamo di questo; vogliamo, da loro, il successo, vogliamo che diano delle soddisfazioni al nostro orgoglio.

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La scuola

 

La scuola sarà sempre meglio della merda, scriveva Don Milani nel 1967. Ma anche quella dei Popoli Padani?

Vi invito alla lettura di questi due articoli.

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La giustificazione…

“Prof, mio figlio è innocente”
l’arte dei genitori di giustificare

La corrispondenza tra casa e scuola è mutata e un preside francese l’ha raccolta in un libro. E secondo l’autore da questi scritti si comprende “come le famiglie ci stiano delegittimando”.

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Bravo secchione!

Sinceramente?
Non sono d’accordo con l’articolo, interessante, segnalato da Piroclastico. Sarà perché sono sempre stato uno degli studenti peggiori delle classi che ho frequentato. Da www.repubblica.it.

I ragazzi più ottimisti e coraggiosi sono anche quelli che evitano di copiare
Ribattezzati “academic heroes”, hanno un rapporto più sereno col prossimo

Chi non copia ha più personalita’
Studio Usa riabilita i “secchioni”

Scagli la prima penna chi è senza peccato: più o meno tra i banchi abbiamo copiato tutti. Passarsi il compito è un rito di iniziazione e chi non copia o non fa copiare, dalle elementari alla maturità, viene inserito nella “black list”. Eppure, secondo uno studio americano, la filosofia del massimo risultato con il minimo sforzo è tipica degli elementi peggiori. Pavidi, disonesti, ipocriti e tutt’altro che generosi, i “copioni” sarebbero ragazzi privi di personalità. Ben altro discorso varrebbe per gli studenti abituati a fare da sé, che non solo sarebbero tendenzialmente allegri e ottimisti ma anche dotati di una forte personalità.

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ma vaffanculo!

Spero che l’urlo, a cui si associa anche Kappa, giunga limpido fino a Cortina.

Di seguito l’articolo.

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Non sparate sullo studente

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Da queste serate calde d’estate, emergono funghetti velenosi.
Questa notizia è stata segnalata da Piroclastico, l’articolo che la riporta stavolta è preso da Il manifesto del 17 agosto:

Professori-sceriffi, a scuola con la pistola
Texas, la decisione di un preside «per evitare le stragi»
Matteo Bosco Bortolaso – NEW YORK

Come evitare le sparatorie nelle scuole d’America? Per un dirigente scolastico di uno sperduto istituto del Texas la risposta è semplice: con i professori-sceriffi. Dal 25 agosto, con l’inizio delle lezioni, gli insegnanti della piccola scuola di Harrold potranno portare le pistole in classe. L’obiettivo, secondo David Thweatt, il responsabile dei 110 studenti, è di evitare nuove, terribili stragi come quelle del Virginia Tech o di Columbine.

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La rivincita del grembiulino

“Meno griffe e più decoro”.
A scuola tutti con il grembiule: ecco la proposta del neo ministro dell’istruzione.
C’è sempre una ragione valida per una proposta oziosa e che sarebbe degna di gossip se non fosse così deprimente.

Resta, però, la ragione alla radice.

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SSIS o non SSIS

SSIS O NON SSIS e’ questo (ancora) il problema.

Mentre aspettiamo trepidanti il resoconto del convegno Dilit, possiamo intanto intrattenerci con questo articolo preso dal corriere.it che ci aggiorna sui risultati della SSIS. A quanto pare la SSIS nonostante i sacrifici che comporta e nonostante sia l’unico modo per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, non riesce a garantire un posto di lavoro per tutti gli insegnanti abilitati.

Con un approfondimento…

anzi due!

Ad maiora, semper!

Ecco il Far West

Ciò che di fatto da molti anni accade nelle scuole private di italiano per stranieri, cioè il ricatto e lo sfruttamento di insegnanti malpagati, senza riferimenti contrattuali, privati dei minimi diritti come della prospettiva lavorativa, diventa legge!
La finanziaria 2006 istituzionalizza l’insegnameno nelle scuole private come un “lavoretto” e nello stesso tempo incrementa il bonus scolastico per coloro che vorranno studiare in questi istituti. I dettagli nell’articolo da www.repubblica.it.
Buon Natale.

La Finanziaria innalza il bonus scolastico, malgrado i tagli. E si potranno assumere docenti in deroga alla normativa nazionale. La protesta della Cgil.

Il Far West dei contratti
nel Natale delle scuole private
di SALVO INTRAVAIA

In arrivo, per le scuole paritarie, due regali di Natale. Il primo sottoforma di maggiori finanziamenti a favore di chi iscrive i figli nelle scuole private. Il secondo attraverso una maggiore “flessibilità del lavoro dipendente”, riservata solo alle non statali. Ma andiamo per ordine.
Nel maxi-articolo che costituisce la Finanziaria 2006 approvato ieri alla Camera contiene una gradita sorpresa per le scuole paritarie: l’incremento del bonus scolastico che nel 2006 arriverà a 157 milioni di euro. Un bel regalo se si considera che sul bilancio del ministero dell’Istruzione incombe un taglio di oltre un miliardo di euro. La seconda regalia arriva direttamente da viale Trastevere: una circolare del 12 dicembre avente per oggetto “Riconoscimento e revoche della parità scolastica: Rapporto di lavoro dei docenti”. Leggendo il provvedimento si ha la netta sensazione che le scuole paritarie sono autorizzate ad assumere docenti non necessariamente con contratto a tempo indeterminato come – tranne alcune eccezioni soprattutto per il personale religioso delle scuole cattoliche – stabilisce la normativa. Una specie di Far West dei contratti. In pratica, la natura del rapporto di lavoro degli insegnanti delle scuole non statali, che fino a qualche tempo fa non si discostava di molto da quello dei docenti delle scuole pubbliche, potrebbe cambiare e aprirsi a tutte le tipologie di lavoro introdotte dalla legge Biagi.
Netto, su tutte e due le questioni, il commento di Enrico Panini, segretario generale della FLC Cgil, che definisce la recente circolare “un’autentica cuccagna” per le private. La circolare del 6 dicembre è “un regalo ai gestori spregiudicati che non applicano il contratto. Infatti il ministero (smentendo in un colpo solo un parere dell’Avvocatura generale dello Stato, una circolare dello stesso ministero e una sentenza della Cassazione) stabilisce che il mancato rispetto degli obblighi contrattuali non è motivo di revoca (o di mancata concessione) del beneficio della parità”. Stesso commento in merito ai finanziamenti aggiuntivi per gli iscritti nelle scuole paritarie del Paese. “Che dire poi della Finanziaria per il 2006? Semplicemente un regalino di 157 milioni di euro, cioè più del triplo di quanto stanziato (per la precisione: 49.820.216 euro) con la Finanziaria del 2005, per un buono scuola a favore di chi iscrive i figli alle scuole private”.