A lezione con Madameweb

 

Nei film degli anni 80, con un Alvaro Vitali (Pierino) più che in forma, non facevano scandalo le guepiere che le sue maestre (Pierino frequentava le elementari) esibivano da sotto la cattedra. Lo screanzato era lui, che voleva guardare le cosce dell’insegnante ad ogni costo. Anche per il più libidinoso dei Dirigenti Scolastici la maestrina in mini era coscienziosa e virtuosa, proprio come la maestrina dalla penna rossa di De Amicis. Ed il pubblico faceva risate grasse e strizzava l’occhio a Pierino.

Le formosità delle insegnanti destano sempre la nostra attenzione, un po’ come le partite del campionato il lunedì mattina, ed infatti fa molto parlare in questi giorni la vicenda della professoressa di Pordenone: Anna Ciriani ex-catedra, Madamweb su youtube. In poche parole il lavoro, o meglio, l’attività extra-scolastica con cui la Prof. Ciriani ha pensato di arrotondare lo stipendio, non è stata considerata compatibile con il suo ruolo di educatrice. Ahime, in questo caso, anche il più bel corpo, se mostrato senza pudori su internet o in una fiera, non fa più strizzare l’occhio, ma puntare il dito. Tanto che la prof, prima allontanata dalle Scuole Medie, poi mandata ad insegnare in una scuola serale a degli extra-comunitari, è stata definitivamente sospesa.

 

In propria difesa la prof ha scritto una lettera, della quale sono riuscita a recuperare solo poche righe:

“Il mio comportamento a scuola è sempre stato estremamente professionale e integerrimo”, ha risposto al collega, sottolineando di non indossare mai abiti provocanti e di mantenere con tutti un atteggiamento distaccato.

Ed ancora: “Noi docenti dobbiamo prima di tutto garantire una buona preparazione culturale nonché una crescita e maturazione dell’individuo. L’educazione e i valori devono essere trasmessi principalmente dai genitori o dai tutori dei ragazzi. Non possiamo sostituirci a una madre o a un padre e diventare per loro un modello da seguire”.

Esprimo solidarietà, anche se le ultime righe mi lasciano un po’ perplessa. Ma come non riconoscere che oggi come oggi i genitori, che passano sempre meno tempo con i propri figli, disorientati, cercando di recuperare il proprio ruolo, deleghino molte delle proprie responsabilità alla scuola e agli insegnanti. In una società complessa e alla deriva come la nostra, il ruolo di un insegnante è assai delicato. Molti sono gli episodi di bullismo, a quanto pare scarsi quelli scoperti e monitorati, pochi quelli denunciati ed alcuni portano a dei gesti irreparabili, per cui anche gli insegnanti sembrano abbastanza incapaci di sostenere l’onere del proprio ruolo.

La professionalità ed il distacco a cui fa riferimento la Prof., l’abbigliamento ed il comportamento ineccepibili, che cioè, non avrebbero mai destato nessun sospetto sulle sue attività notturne (coda di paglia, questa?), spero siano anche accompagnati da quell’empatia, che da una persona “aperta” e moderna come lei io mi aspetto, sinceramente e senza risatine sotto i baffi.

Ma constato che gli anni passano e non cambia nulla… Le paghe degli insegnanti sono sempre misere e cerchiamo alternative per arrivare a fine mese (risatina sotto i baffi, qui ci sta). Certo che Madamweb, che cammina nuda per le strade di Berlino, non rappresenta proprio l’insegnante ideale per la quale le mamme concitate fanno una colletta per il regalo di Natale, ma ciò non toglie che il Belpaese rimanga sessuofobo. Ma vi siete dimenticati che una quindicina di anni fa ad un opuscolo di Lupo Alberto, sulla prevenzione dell’AIDS, venne negata la circolazione nelle scuole, ad opera dell’integerrima allora Ministro dell’Istruzione Jervolino? E così anche Papa Benedetto XVI, tra una prova e l’altra del nuovo paio di scarpe rosse firmate Prada, ci rammenta che la miglior prevenzione è l’astinenza.

Come esprimere, quindi, senza troppi giri di parole il mio pensiero?
Confido sinceramente nell’operato della collega Ciriani in classe, sicuramente sarà una delle nuove leve della SSIS. Credo che non conti quello che facciamo fuori dell’edificio scolastico, ma come ci comportiamo in classe e come siamo nell’animo e nei sentimenti e quanto realmente diamo ai nostri studenti.

L’attività di Madamweb è del tutto legale, perché svolta con, e tra, adulti consenzienti.
Quali sono le colpe di Madamweb? Moralisti loro, assurda io?
Quali sono le regole da rispettare?
Chi le stabilisce? Mi vorrei tanto uniformare. Chi viene bandito? Chi non è degno di svolgere la nostra professione? Chi è l’intruso? Chi è divorziato? Chi ha avuto figli da partner diversi? Chi è sfrattato? Gli omosessuali? Chi ha una relazione extra-coniugale? Chi non paga il canone? Chi si è fatto condonare i lavori di ristrutturazione della casa in campagna? Chi vota a destra o a sinistra o scheda bianca? Chi è ateo? Chi non fa la raccolta differenziata? Chi ha un protesto in banca? Chi non rispetta le file? O forse chi guida nella corsia di emergenza?

Ma qual è il ritratto dell’insegnante perfetto? Quello che fa colazione insieme alla famiglia Mulino Bianco e poi va a lavorare a scuola?

Sono altri i fatti che devono farci preoccupare.

La definizione di pornografia, secondo alcuni dizionari, è piuttosto legata alla produzione di immagini che hanno un contenuto ritenuto osceno. Ecco, alcuni esempi per l’aggettivo “osceno” secondo il mio personalissimo punto di vista:

Un’altra professoressa, questa volta a Monza, aspetta il giudizio d’Appello, dopo la prima condanna per giochi erotici con i suoi studenti di scuola media.

I soli 6 anni della condanna per Marco Ahmetovich, da scontare agli arresti domiciliari per aver travolto e ucciso, guidando ubriaco 4 giovani ragazzi, grazie al processo per direttissima (e non aggiungo il fatto che starebbe per diventare lo sponsor di una marca di jeans).

Marion Jones, due anni di stop per doping.

Forza Nuova:

La vera pornografia da condannare e bandire è la seguente notizia: Paolo Onofri, il padre di Tommaso Onofri, rapito ed ucciso l’anno scorso, condannato per detenzione di materiale pedopornografico.

Credo che la Prof. Ciriani intendesse questo: se il buon esempio non arriva dalla famiglia, non si può incaricare la scuola di responsabilità che non può assumersi. Una professoressa può essere sospesa, ma per un genitore questa pena non è prevista e anzi poi tutti dimentichiamo, speriamo forse che si sistemi tutto, tanto avviene tra le sue mura domestiche, non tra quelle dell’aula o davanti allo schermo del pc di mio figlio.

E’ giusto avere una seconda possibilità nella vita, è giusto poter ricominciare, ma magari con una pubblicità progresso e non di jeans.

Questa è la mia interpretazione: la guerra è oscena, i bambini che soffrono è pornografia, l’indifferenza e l’omertà sono oscene, forse anche questo mio post, dipende dai punti di vista, è pornografia.

22 pensieri su “A lezione con Madameweb

  1. Ciao Riccardo
    proprio oggi ho postato un link ad un articolo apparso sul corriere che parlava della precarieta’ di quegli insegnanti che nonostante l’abilitazione della SSIS continuano a non trovare lavoro….
    Sono parzialmente d’accordo con te nel senso che quando parli del mancato riconoscimento del lavoro di un insegnante, che riceve uno stipendio misero, non posso non appoggiarti. Ma il fatto che il guadagno non ripaghi, non significa che un insegnante debba fare il proprio lavoro con meno dedizione o che la parte educativa e meno didattica del proprio lavoro, non debba onorarla.
    Premettendo che
    a) la mia posizione nel post su Madameweb e nelle repliche erano sia provocatorie sia inquisitorie, sia incuriosite, perche’ il lavoro svolto in classe da Madameweb e’ stato subito messo in discussione ingiustamente ed in questo senso sono una garantista
    Premettendo che
    b) sono d’accordo con te ad alcuni file su internet non ci si arriva casualmente

    Ribadisco che cmq l’insegnante di qualsiasi grado ha dei compiti e delle responsabilita’ nell’educazione degli studenti quando e’ in classe e quando lavora.
    Gli insegnati sono una categoria sottopagata da anni… questo lo sanno tutti eppure il sogno di quel tipo di posto fisso, e’ nella mente di quei tanti che non provano altre carte, ma questo anche perche’ giustamente ci sono delle persone che vorrebbero fare il lavoro di insegnanti perche’ semplicemente gli piace, hanno esperienze e formazioni parallele e hanno bisofgno della SSIS perche’ e’ l’unico percorso abilitante…

    A questo punto allora la proposta quale deve essere? Abolire la SSIS perche’ ti abilita ad una professione infelice in cui essendo sottopagato puoi anche permetterti di fumare in aula uno spinello?

    Ma non e’ scandaloso anche il fatto che in Italia non si abilitino le scuole all’educazione sessuale?

    A me fanno rabbrividire anche tanti altri episodi paralleli…

  2. Certo si pretende molto, dagli insegnanti e dai funzionari e dai poliziotti e dal pubblico impiegato in generale; sembra ineccepibile il ragionamento di chi focalizza l’attenzione sulle tante responsabilità da considerare!
    E in effetti di responsabilità ce ne sono eccome: peccato che a ben pochi venga in mente un’altra, ben triste, realtà, ovvero gli stipendi, drammaticamente bassi, da 2 a 4 volte più piccoli, rispetto alle omologhe professioni nei paesi europei seri. Facile fare i moralisti, ma come si fa a pretendere tanto in termini di “immagine pubblica” e poi pagare così poco al 27 del mese??? Dovrebbe esserci proporzione tra ciò che si paga e ciò che si può pretendere: non è giusto che un insegnante, e vale anche per il restante personale laureato del pubblico impiego, sia pagato come, e spesso meno, di chi ha scelto di non studiare per andare a lavorare a 15/16 anni. E’ troppo comodo dire che all’insegnante compete l’educazione dei ragazzi, oltre il normale insegnamento della sua materia, e poi dargli uno stipendio ultra-modesto. Questo vale anche se la prof. in questione non lo ha fatto per arrotondare, ma solo per divertirsi un po’: mi pare che non abbia fatto danni a nessuno, e non è affatto indifferente che in classe abbia tenuto un comportamento ed un’immagine irreprensibili; piuttosto bisognerebbe sapere chi, come e quando l’ha trovata sul web, visto che i motori di ricerca di oggi sono piuttosto precisi ed è mooolto difficile trovare video erotici per caso, andando, che so, a caccia di farfalline…

  3. se ho capito bene, monello sveglio dice che la storia della ciriani è un’invenzione per farsi pubblicità. o no? ho qualche dubbio perchè articoli su di lei sono stati riportati in giornali importanti e a tiratura nazionale.
    se monello vuol spiegarsi meglio …
    roberta barazza

  4. Caro Monello sveglio

    potresti per favore articolare meglio il tuo intervento? Quale sarebbe la bufala? E la storia della Ciriani sull’elenco telefonico di Pordenone?

    Grazie

    ll*

  5. Ma che madame d’egitto è la solita bufala per fare soldi con le pubblicità dei vari blog aperti ad arte, come è possibile che si trovi anche il telefono sulle pagine bianche di pordenone a nome di anna maria ciriani che evidentemente è ignara e vittima di questa bufala perche se la chiami al telefono e gli dici semplicemente Professoressa?
    ti risponde NO e richiude, cosa significa?
    che qualcuno rischia una bella denuncia

  6. Visto che si è riparlato del film ‘La Samaritana’ di Kim Ki-Duk, dico due parole: è la storia di due ragazzine liceali in Corea del Sud. Una delle due vuole provare a prostituirsi per gioco quasi, o perchè affascinata da una certa dea indiana che prostituendosi dava felicità agli uomini, o anche perchè con i soldi possono poi farsi un viaggio in Europa.
    L’amica, figlia di un poliziotto, la critica e disprezza quello che fa cercando di allontanarla da questa attività che ritiene portatrice di rovina. Poi succede un fatto drammatico: la ragazzina prostituta viene scoperta con un uomo dai poliziotti e per fuggire si butta dalla finestra. Sopravvive per qualche giorno, ma poi muore. L’amica, sconvolta, fa di tutto per ricostruire la sua presenza e, pur di far venire all’ospedale un cliente a lei caro, gli si concede, iniziando anche lei questa attività … che continua, forse più perchè la perdita dell’amica ha svuotato ormai la sua vita, o forse per rendere di nuovo viva la sua amica e diventare quello che lei era, e forse anche per riincontrare gli uomini che l’amica aveva incontrato e, prostituendosi, restituire loro i soldi, quasi volesse cancellare la vendita che di sè ha fatto l’amica.
    Ma è tutto un precipitare sempre più in basso. Il padre poliziotto scopre per caso quello che fa ed è sconvolto. La segue, impedisce agli uomini di avvicinarsi, li aggredisce e ne uccide uno.
    Allora decide di fare con la figlia il suo ultimo viaggio da uomo libero: vanno insieme alla tomba della moglie e madre. Passeggiano, si rilassano, parlano. Sembra che la ragazza riprenda un rapporto costruttivo e di fiducia col padre. Sembra riscopra l’importanza di ‘tornare a casa’. Infine il padre le insegna a guidare la macchina e le ultime parole che le dice, prima che arrivi la polizia, sono: ‘Adesso guida tu, da sola; ora tuo padre non ti segue, non può più seguirti’.
    Sottolineo l’associazione del tema della prostituzione alla rovina, alla morte, al crimine, alla fine. In questo concorda con la mia idea di mercificazione del corpo e degrado.
    Ciao, Roberta Barazza

  7. eccomi qua!
    Sprovvista di sintesi…ma ci provo, eh!

    Beh, intanto la Ciriani non può essere una buona insegnante di matematica, perché insegna lettere, quella di matematica era la prof di Monza 🙂

    Un privato così “peculiare” che viene involontariamente (??), reso pubblico, (anzi veramente tutto iniziò 5 anni fa, chiamarla “recidiva” è un eufemismo) con le conseguenze note a tutti, mi sbalordisce e non può cogliere impreparata la professoressa Ciriani circa le conseguenze e implicazioni professionali e relazionali con i suoi studenti. Come professoressa la sua carriera è definitivamente compromessa. Quello che mi sto chiedendo è: per quali altri comportamenti un insegnante dovrebbe venire allontanato dalla scuola? O considerato non adatto? E’ “solo” per una questione di hobby?
    Ma certo che a priori si sarebbe dovuta chiedere che impatto potrebbe avere avuto un suo video guardato da un adolescente qualsiasi, ma a quanto pare non lo ha proprio mai fatto.
    Quindi già solo per il fatto che abbia potuto concepire un tale hobby, non è una persona che può lavorare nella scuola. La riscrivo come domanda, perché ancora non sono giunta a questa conclusione, (digitare meno e pensare di più?): Quindi già solo per il fatto che abbia potuto concepire un tale hobby, non è una persona che può lavorare nella scuola?
    Nel post Niente di personale, riflettevo sulla qualità del tempo che passiamo insieme ai nostri studenti, perché ci sono dinamiche e vissuti così drammatici che sfuggono, irreparabilmente, ai nostri occhi. E’ per questo che immagino che soprattutto in percorsi come la SSIS sia dato il giusto spazio a discipline come la psicologia, importanti come la glottodidattica.

    Purtroppo io posso solo approfittare di fonti a cui risalire su internet, mi sarò persa molto del dibattito in tv e nella stampa cartacea, che forse non approfondiscono ma amplificano.

    @ x silpri: insomma manco de pannolini si può parlare tra colleghe?

    @liseuse: notizie dettagliate sulle mie più recenti esperienze lavorative le trovi qui https://www.ildueblog.it/?p=196, https://www.ildueblog.it/?p=41/

    @porfido: ….. la sintesi non si addice a me (come stride questa frase)

    OT: un soldo per sapere con chi avresti mai parlato che ti ha (quasi) convinto

  8. Per Porfido
    se ti riferivi alle mie domande, non era questione di sapere i fatti personali di ladylink, ma mi interessava capire cosa insegna, in che istituzione, per capire forse perché è così difficile dialogare con lei su alcuni meccanismi fondamentali della scuola pubblica italiana.
    Per il resto, ognuno si tenga la sua. Ma una cosa è certa: io un’insegnante come la signora per mia figlia non la vorrei nemmeno se fosse l’ultima sulla terra.
    Chiudo e torno nell’usuale lurking.

  9. provo a dire la mia in estrema sintesi.
    che caratteristiche aveva un buon insegnante che ricordiamo con piacere dai ns.anni di scuola? Che caratteristiche ha un medico che ci ha trattato bene come pazienti?
    Senza tanta dietrologia credo che x certe professioni forse + che x altre occorra esserci x intero (non condivido la separazione di ladylinkk tra insegnante di matematica e persona libera di fare tutto extra-scuola!).
    Una certa sensibilità,un’attenzione alla persona, dimostrarsi presenti al 100%…. credo siano indispensabili x un ottimo professionista.

    Credo che certe esperienze nella vita personale (amicizie-relazioni-curiosità intellettuale, apertura ecc.) aiutino a migliorarsi in questo senso altre no.
    Forse madameweb è un po’ un caso estremo,ma chi vorrebbe avere come insegnante o come medico uno/a che mentre lavora, pensa ai cavoli suoi o banalizza le vicende dello studente o paziente?
    Ed allora una persona che in ambito extralavorativo vive esperienze di violenza-di banalizzazione del corpo o del cervello,poco cambia,può improvvisamente diventare equilibrata, sapiente, paziente, capace di empatia e di ascolto ?Boh?
    So benissimo che siamo tutti ben lontani da questo ideale (io x prima!!!!!!) e se poi entriamo nel discorso di come valutare se una persona è adatta a svolgere una professione AHINOI …non ne veniamo fuori, ma alziamo il tiro!!! Lo penso sempre quando a scuola ascolto i dialoghi di certe colleghe su ragù,pannolini,spesa al mercato ecc.
    Insomma io cerco quando entro in classe di aprire occhi e orecchi ben bene e vorrei che i miei studenti imparassero da me questo: attenzione, tolleranza, rispett, coinvolgimento ed interesse x ciascuno di loro che io non pratico perchè sono BUONA E SANTA,ma perchè li imparo e li assorbo negli spazi che mi costruisco nella mia vita extrascuola tra persone ed esperienze che mi trasmettono questo stile di vita. Boh se la tizia mentre si esibisisce davanti alla webcam apprende disponibilità,voglia di sostenere la crescita degli adolescenti,la pazienza di ricominciare ogni giorno senza pregiudizi eh non lo!

    bn serata
    Silvia

    p.s. il film a me è sembrato tristissimo,disumano, quanta indifferenza! Speravo fosse finzione cinematografica e NON rispettasse fedelmente la realtà.

  10. Per favore eviterei di metterla sul personale.
    Il tema è delicato ed è facile non capirsi.
    Vi invito anche ad essere, se possibile, stringate (i).

    OT
    @ Roberta:
    ho visto quel film al cinema. Mi viene da pensare che c’è un tema che dovremmo trattare in modo approfondito, che è la comprensione. Krashen (ora arrivo al punto, tranquille (i)…) ci ha convinto che l’attributo di “comprensibilità” si potesse affibbiare ad un testo, ma sono sempre più convinto che sia una prospettiva assolutamente fuorviante. Non esiste un testo comprensibile o non comprensibile. Esiste il concetto di comprensione che è una valutazione che ognuno fornisce riguardo al proprio “incontro” con un testo.
    Allora mi viene da dire che vista la tua ipotesi su “La samaritana” di Kim Ki Duk (peraltro a mio giudizio la migliore opera di un regista sopravvalutato), io del film non ho capito molto.

    @ ladylink
    sono stato (quasi) convinto da una chiacchierata di questo: la prof. può fare quello che vuole nella sua vita privata. Come me e come te e come tutti.
    Rendere la sua vita privata pubblica però la carica di responsabilità: cosa succede in questa società se un mio studente trova il video su Youtube? Forse è questa la domanda a cui dovremmo cercare di rispondere.
    Una risposta però vorrei darla. La prof. ha dimostrato ingenuità perché la conseguenza alla domanda “cosa succede se un genitore o un adulto trova il mio video in internet?”, non era difficile da immaginare.

    Ecco, non sono stato stringato nemmeno io.
    Sorry

  11. 1.
    “Non ho capito la storia della reperibilità o meno del mio filmino su youtube. E mi manca un’altra parte del discorso. Dunque, posto che io e te, insegnanti entrambe, siamo delle sboccate erotomani che fumano spinelli a go go, siamo comunque diverse da Madaweb perché…ecco non so andare avanti”
    Appunto: non sai andare avanti.

    2.
    “Non ho fissazioni particolari circa la tua posizione. Non sto qui a difendere Madamweb, sto cercando di capire in cosa ha sbagliato in quanto insegnante di matematica nel suo operato.”
    Insegnante di matematica? Insegnava lettere (a meno che tutti i giornali riportino un’informazione erronea). Tu cosa insegni, a proposito?
    E se non è difendere questo, davvero non so cosa lo sia.

    3.
    “ma insisto su questo punto, ma tu ci sei stata a lezione della professoressa? Prima che venisse “tanata”, mi sembra che non ci fossero mai state note a demerito della sua professionalità.”
    Potresti, per cortesia, andare a rileggerti il mio secondo commento in merito?
    Puoi darmi della logorroica senza problemi, ma se vuoi continuare una discussione, il presupposto è leggere (LEGGERE) i commenti altrui. Altrimenti di’ pure che ti piace il soliloquio e chiudi i commenti. Sarai così la perfetta docente frontale e cattedratica.

    4.
    “Allora non sono stata capita.”
    Evidentemente no, spiegati meglio che non ci arrivo.

    5.
    “Circa il fatto della prof nuda a Berlino, come scatenante della violenza, scusa ma stai, stiamo, mischiando le carte in tavola: basta che esci e vedi le prostitute sul marciapiede a partire dall’ora di pranzo”

    Anche qui sarebbe stato bello se tu avessi letto il mio commento. L’equazione signora ex docente e prostitute la dice lunga da parte tua, ma soprattutto: le prostitute non si fanno toccare gratis, è un lavoro ed è l’unico lavoro che svolgono. Se la signora desidera cambiare lavoro, io non ho nulla da eccepire. Anche questo l’ho già detto.

    6.
    “Ma anche noi come persone, nello specifico donne, che viviamo nella società, quindi colpevole io e la Ciriani in quanto presenti sulla Terra (anche tu, non ti ho dimenticata :-).”
    ???? La tua logica (“logica”) è per me imperscrutabile.

    7.
    “Il post era per evidenziare il fatto che del lavoro in classe della Ciriani non se ne parla. E’ per questo che fino a prova contraria per me lei è una valida insegnante, allontanata a causa del suo “vizietto”.”
    Ho una *domanda* fondamentale: hai insegnato nella scuola pubblica italiana?

  12. Rispondo alla domanda di Ladylink: il film si può acquistare nelle edicole in Italia, ovviamente, o in http://www.internazionale.it (cliccare su ‘shop’), o se capiti in Italia e ci si vede te lo presto io. Ce ne sono di molto belli per la modica spesa di 10 €. Permettette la divagazione ma mi piacciono parecchio: qualche settimana fa ce n’era uno su una strana organizzazione di ‘città’ costruita su una nave abbandonata in Iran. E uno degli ultimi è sullo scandalo Enron, il gigante finanziario americano sostenitore della politica di Bush, coinvolto in affari illeciti.
    Ciao, Roberta Barazza

  13. Cara liseuse
    Hai tirato delle conclusioni sul mio discorso che se stanno bene a te, contenti tutti.
    Non ho capito la storia della reperibilità o meno del mio filmino su youtube. E mi manca un’altra parte del discorso. Dunque, posto che io e te, insegnanti entrambe, siamo delle sboccate erotomani che fumano spinelli a go go, siamo comunque diverse da Madaweb perché…ecco non so andare avanti…
    Non ho fissazioni particolari circa la tua posizione. Non sto qui a difendere Madamweb, sto cercando di capire in cosa ha sbagliato in quanto insegnante di matematica nel suo operato.
    Sarei più disposta ad accettare l’idea che il suo “hobby”, e tutta quella lista di “cattivi comportamenti,” fossero messi sullo stesso piano.
    Penso però, che proprio per quei commenti goliardici, se tornasse in classe adesso con degli adolescenti, si sarebbe giocata la sua autorità.
    Liseuse scusa, ma insisto su questo punto, ma tu ci sei stata a lezione della professoressa? Prima che venisse “tanata”, mi sembra che non ci fossero mai state note a demerito della sua professionalità. E’ chiaro che il contatto con gli studenti riveste il nostro operato di responsabilità, che va oltre il compito in classe e le interrogazioni.
    Ma i miei esempi di “sregolatezza” erano una provocazione.
    Se le mie parole, ti portano a questa conclusione:

    “Ovvio che la guerra è oscena, i bambini sofferenti un’altra oscenità, pensi che io potrei mai dire il contrario? Pensi che una che disapprovi la condotta della signora, per contro inneggi alla violenza domestica, ai partiti di destra, agli assassini? Scusami, ma come si fa a ragionare così?”

    Allora non sono stata capita.

    Circa il fatto della prof nuda a Berlino, come scatenante della violenza, scusa ma stai, stiamo, mischiando le carte in tavola: basta che esci e vedi le prostitute sul marciapiede a partire dall’ora di pranzo, in televisione ne vedi tante altre, che è noto a tutti che lavorino grazie a delle “concessioni particolari” eppure sono osannate dal gossip-trash…. la causa scatenante non è più o solo la Madamweb per strada. Anzi, veline e velone, sono ancora più bieche. Però certo, il suo lavoro può essere un incentivo, (o forse anche deterrente). Io non lo so perché accadono gli stupri, perché alcuni uomini maltrattino le mogli o molestino i figli. Certo, le violenze di gruppo tra adolescenti ci sono, questi adolescenti hanno un’idea distorta delle relazioni interpersonali, dell’altro sesso, del sesso, del rispetto, dell’amore, non hanno sogni probabilmente, ma chi ne è il colpevole? Anche la mancanza di affetto, quello che dovrebbero avere in modo scontato. E sicuramente anche il facile accesso ai film di una delle tante colleghe di Madamweb. Ma anche noi come persone, nello specifico donne, che viviamo nella società, quindi colpevole io e la Ciriani in quanto presenti sulla Terra (anche tu, non ti ho dimenticata :-).

    Ma il post non era su questo. Non parlavo della violenza di gruppo tra adolescenti o sull’incremento della prostituzione nella società moderna.
    Il post era per evidenziare il fatto che del lavoro in classe della Ciriani non se ne parla. E’ per questo che fino a prova contraria per me lei è una valida insegnante, allontanata a causa del suo “vizietto”.
    E’ chiaro che un’insegnante ha delle responsabilità che vanno oltre il mero studio.
    E’ ovvio.
    Nel mio tempo libero faccio meno cose rispetto a te. Conoscere persone nuove oltre che un piacere, è un’esigenza, non per la mia erotomania, ma perché da poche settimane vivo in una città nuova, lo so, motivo banale. Sulle persone non ho “tabù” a priori, quindi perché dover iniziare proprio con te con cui sto avendo uno scambio…
    Non capisco, quindi, dove sono stata evasiva e superficiale o volgare.

    L’ho già affermato: internet non può essere preso come modello, sono stata io sul blog, a mettere in dubbio l’accuratezza dei contenuti di Google, con una veloce ricerca. Lo ribadirebbe la decisione di bandire l’accesso a determinati siti, come lo si è fatto una volta per il numero “hot”144 (o era 166?), perché quei siti non smetteranno di esistere mai, ma noi prima dobbiamo morderci la coda per qualche anno e poi arrivare alle giuste misure (a conoscerle ste giuste misure)

    Adesso stacco perché mi passeranno a prendere, due di quei pochi amici che ho (qui senza macchina non ci si muove).

  14. Premetto che il tuo commento è alquanto frammentario ed evasivo e temo che non mi sia possibile capirlo bene, soprattutto quella parte sui commenti svilenti, dove mi pare che tu abbia preso parti del mio discorso, dislocandole e facendo insomma un po’ di minestrone.

    Per tornare al tuo cavallo di battaglia: sei depravata? Davvero? E io come faccio a saperlo? Mi indichi per favore qualche filmino su Youtube? Se non lo metti online, a disposizione mia e della mia passione da guardona ipocrita…ah ecco, ecco il punto saliente.

    Scusami, ma non c’è molto altro da dire: ti sei fissata che anche io sono una bella ipocritona che accetterebbe la collega porca a patto che non lo dica in giro e ti pare che questo punto sia la tua salvezza. Il discorso dell’ipocrisia che porti avanti è molto ideologico (e dico ideologia in senso filosofico).

    Tu puoi andare avanti a “sentori” che la signora abbia lavorato bene, come vai avanti ignorando le domande che ti ho fatto nel commento e cui non hai pensato ci volesse risposta. Non starò qui di certo ad agognare le tue risposte, evidentemente non ne hai.

    Ah, io come altro lavoro faccio la traduttrice e l’insegnante di italiano, il tempo libero lo uso per aggiornarmi sulla didattica, leggere libri, viaggiare, fare sport, uscire con gli amici, conoscere persone in senso non biblico. Banale, capisco, per gli standard dei non-ipocriti.

  15. Vi ringrazio ancora una volta degli interventi.

    Mi aiutate a trovare critiche alla Prof in quanto prof di matematica? perché alla fine mi sembra di dedurre che per quello che penso non sono una brava insegnante o boh, sono un po’ depravata.

    Quindi liseuse pensi che possiamo fare di tutto dopo il lavoro, purché non si sappia….

    Scusa, ma dove sta il commento superficiale e goliardico che hai letto qua?

    P.s. sono d’accordo sul fatto che quei commenti siano svilenti e poco a favore della prof. che SSIS a parte, ho ancora sentore che abbia lavorato bene… d’altronde critiche sul suo operato non ne ho ancora rintracciate…

    da voi è quasi domenica, ve la auguro BUONA!

    x Roberta: chissà come reperirlo questo film.

  16. In effetti leggo questo blog dai tempi della prima versione, mi è sempre interessato dato che insegno italiano agli stranieri dal ’97.

    Per soprammercato, frequento anche la SSIS per diventare insegnante di tedesco e di inglese, e dato che la signora ha 39 anni, è più che probabile che l’abbia scapolata e che sia entrata prima che iniziassero questi “corsi”.

    Lungi da me poter statuire dall’alto cosa fa di una persona un buon insegnante. Ho naturalmente le mie idee, sia per esperienza subita (i moltissimi insegnanti che ho avuto), sia per esperienza fatta (i miei anni di insegnamento). Non vorrei scadere nella bieca retorica che ho sentito anche ad alcuni corsi SSIS, ovvero l’insegnante come forgiatore di anime belle, mappercarità.

    Mi sconcerta il fatto che tu dica “confido nelle sue capacità”: sei stata a lezione dalla signora in questione? Immagino di no, perché devi aver passato l’età delle scuole superiori di I grado da lunga pezza. In verità sono soltanto i suoi allievi che potrebbero darci questo giudizio, per il resto, è questo il “bello” di tale istituzione: non ci sono controlli. Ho visto insegnanti psicolabili, antiquati, intriganti, rigidi, incapaci, ingiusti, ma nessuno ha il potere di spostarli. A meno che non saltino fuori fattacci come la professoressa in perizoma con mano di alunno sul deretano o quella che indulge in giochi erotici (da te menzionata). E sia mai che ci mettano poco a tornare dietro la cattedra.

    Ora, se dicessi che quanto succede nelle vite private degli insegnanti non è importante, sarebbe una bugia: un(‘)insegnante tranquillo(a), con una famiglia stabile, un ambiente gradevole eccetera, sarà una persona più equilibrata e maggiormente in grado di affrontare una scuola che da quel che vedo è davvero un posto di lavoro sfibrante.

    Eppure, non è possibile – come fai tu – mettere sullo stesso piano chi guida male, chi picchia i figli, chi beve (chi fuma, ti prego, nel discorso imbastito da te è veniale), e quindi ha una condotta moralmente, quando non penalmente condannabile, con chi *fa sfoggio* delle attività extrascolastiche non comunemente accettate come normali. Dimmi che l’insegnante che picchia la famiglia fa i filmini con Youtube di se stesso che prende a botte la moglie e si vanta in giro di essere la mano più pesante del paese/della città, e potremo tornarci su.

    Io non credo che l’insegnante che fa catechismo sia sic et simpliciter migliore di chi si dedica al sesso sfrenato fuori della scuola: da parte mia, non vorrei che nessuna delle due attività venisse sbandierata, chi fa catechismo lo tenga per sé, chi è ninfomane si sfoghi senza farsene vanto e senza mettersi online, laddove qualunque suo alunno la può raggiungere con un click. Ovvio che la guerra è oscena, i bambini sofferenti un’altra oscenità, pensi che io potrei mai dire il contrario? Pensi che una che disapprovi la condotta della signora, per contro inneggi alla violenza domestica, ai partiti di destra, agli assassini? Scusami, ma come si fa a ragionare così? Piuttosto, guardiamola da un altro punto di vista: andare in giro nuda per una metropoli facendosi toccare dagli sconosciuti non potrebbe avere ricadute su menti forse non (ancora) solidissime, non ti viene lontanamente il dubbio che immagini del genere potrebbero causare violenza, potrebbero per esempio indurre persone confuse a toccare (in senso pesante) delle donne, forti del fatto che “tanto a ‘ste troie gli piace, non la vedi questa qui”?

    Quando insegno italiano in corsi di adulti, non mi preoccupo di essere un modello morale: sono adulti, è un discorso alla pari, la materia è la lingua e stop. Quando insegno tedesco ad adolescenti – persone giovani, persone influenzabili, persone che devono ancora decidere cosa diventare, che cercano (che tu lo voglia o no) modelli, punti di riferimento, che purtroppo spesso non hanno a casa -, davanti a queste persone non voglio essere l’ennesima forma di una società che dalla pubblicità al linguaggio pubblicizza il sesso svilendolo e rendendolo mero solletichìo della carne.

    Tu puoi sognare Denzel finché vuoi, io nella mia cerchia di amicizie posso essere sboccata, nella mia vita privata essere erotomane scatenata finché voglio, ma si dà il caso che un’insegnante in una scuola pubblica si è assunta un compito che non è soltanto la trasmissione di contenuti disciplinari. O sì? Per te insegnare è far imparare quando è nato e morto Manzoni? La scuola è nozionismo e tutto il resto è irrilevante?

    Io serenamente direi alla signora: se il sogno di tutti è fare della propria passione un lavoro, perché semplicemente non cambiare lavoro?

    Quando ho letto i commenti al post di un sedicente collega della signora, sono rimasta disgustata nel vedere la massa di commenti favorevoli, per lo più assai superficiali e goliardici (proprio nello spirito mediocre dei film anni ’70). Ma vederne uno simile qui mi ha deluso.

    Un saluto.

    PS Che sulla rete predomini “qual è” con l’apostrofo, be’, non ci piove. Che sia sbagliato, nemmeno. Vogliamo prendere la rete come modello di lingua? Vada per i neologismi, ma esistono ancora opere cartacee al mondo. E dovrebbero esistere insegnanti che le leggono, imparano, applicano e trasmettono.

  17. aggiungo uno spot pubblicitario: si veda il film che è uscito su Internazionale pochi giorni fa: ‘La Samaritana’ del regista sudcoreano Kim Ki-Duk.
    Parla di ragazzine liceali sudcoreane affascinate da modelli simili a quelli proposti dalla professoressa di Pordenone.
    Ciao, Roberta Barazza

  18. ciao. onestamente non ho nulla contro i tuoi cugini che non mi pare facciano niente di grave, mentre la professoressa di pordenone fa attività che non vorrei proprio che i figli miei imparassero. tutto qui. quello che fa la ciriani mi sembra un esempio da suggerire come assolutamente negativo. secondo me in una scuola – non dico università, che però non escludo, ma scuola di ragazzi giovani – un insegnante è per forza un modello di adulto, non solo per le cose che dice ma per il suo comportamento. e non ci terrei proprio che lo fosse una come la ciriani. non sono moralista, nè cattolica. so che se mia figlia iniziasse un’attività del genere penso che starebbe andando verso un degrado che vorrei evitarle. no? se vogliamo è come drogarsi o abbruttirsi in altri modi. troppo banale? sarà banale ma da cose del genere preferirei tener lontano eventuali miei figli.
    ciao, roberta barazza
    barazzaroberta@hotmail.com

  19. Ciao ROberta.
    Sì, riconosco che siamo ossessionati dal sesso. E che probabilmente il papà che alle 16 va prendere i bambini a scuola, gode nel guardare le veline e si immaginerà anche la Prof. Ciriani senza veli per le strade di Berlino.

    Senti un po’, mio cugino e la ex compagna hanno avuto 2 bambine, attualmente di 13 e 7 anni. Lei non ha mai smesso di fumare e continua a fumare in lor presenza. Si sono poi separati e lei ha adesso un compagno. Nel negozio di mio cugino, una sorta di vineria, ogni tanto c’è chi alza il gomito, il negozio di mia cugina (io ci sono affezionata, la considero tale), ci sono forti odori di shampi ecc, perché è una parrucchiera. Questo è il constesto in cui sono cresciute le due bambine: i miei cugini sono bravi o cattivi genitori?
    Se loro sono cattivi genitori, e la Ciriani una cattiva professoressa, le mie due cuginette sono proprio nei casini….meno male che non stanno a Pordenone.
    D’altronde non ti ho dato altri indizi né sui miei cugini, né ne abbiamo trovati sulla Ciriani, inquanto insegnante di matematica.

    Mi aiuti a capire le caratteristiche di un buon insegnante o di un buon genitore….

    E comunque sempre grazie per i tuoi interventi

    ll*

  20. Cara liseuse
    intanto benvenuta tra noi.
    Non c’era ironia nella mia frase, intendevo dire, che probabilmente vista la giovane età, la prof. avrà frequentato la SSIS prima di diventare di ruolo, o di avere l’incarico. Intendevo dire che la sua condotta come insegnante non è stata presa in considerazione, né da me, perché confido nelle sue capacità, né da chi sta trattando l’argomento.

    Se Madamweb è un espediente per arrotondare o meno lo stipendio a me non interessa. Non mi cambia niente. Anche perché credo che la sua paga superi i mille euro, quindi alla fine, comparata con tanti altri lavori è più che dignitosa. Circa i costi della vita di Pordenone, non so se abbia bisogno di arrotondare, in caso la capirei. Se lo fa per gusto, libera, credo che si diverta anche di più!
    Il mio punto di vista è: cosa fa di una persona un buon insegnante? IL FATTO CHE QUALSIASI COSA FACCIA NEL TEMPO LIBERO NON SI VENGA A SAPERE. Perché una donna che fa catechismo è da considerare una migliore Prof di matematica? E mi puoi rispondere ad una cosa: ma non è peggi il caso Onofri? ma quanti insegnanti sono separati? quanti passano con il rosso con il rischio di tamponarmi quando guido? quanti picchiano la moglie o i figli? quanti fumano? quanti fumano spinelli? quanti il fine settimana si ubriacano?
    O, ma insomma sono solo io A sognare Denzel Washington nel mio letto?
    Non voglio avere ragione, voglio solo capire. E vorrei sinceramente poter parlare con la Prof. Ciriani. Se quest’articolo, inoltre, ti ha portato a commentare, significa che io ho centrato l’obiettivo: parlarne, soprattutto ascoltare altre voci.
    Scusa, ma il tuo nome mi sembra nuovo tra i commentatori, quindi mi fa ancora più piacere che ti sia decisa a scriverci.

    Circa qual è con l’apostrofo… beh, io faccio strafalcioni alla stessa stregua: bisFrattata, una volta mi sono persino inventata un congiuntivo, (ed i lettori sono stati d’aiuto con le segnalazioni, e porfido fiducioso nei miei recuperi) però hai ragione, qual è e tuttora vanno scritti senza apostrofo, eppure sulla rete domina il contrario, vai qui se hai tempo https://www.ildueblog.it/?p=146 e torna a trovarci

    Piacere di averti conosciuta

    Ladylink

  21. Ciao. Temo di non essere d’accordo. Se fossi stato il Dirigente Scolastico anch’io avrei licenziato la professoressa. La scuola è importantissima anche per la formazione della persona. Gli insegnanti dovrebbero sentire questa responsabilità. Non basta, secondo me, insegnare delle nozioni. E’ vero che la scuola non sostituisce la famiglia, ma è anche vero che la scuola deve sostenere il ruolo educativo – oltre che formativo – della famiglia. Non gioirei di sicuro per un bambino che ha una madre pornodiva, e dunque perchè dovrei essere contenta se i miei figli frequentassero una scuola in cui insegna una pornodiva? Secondo me l’Italia è un paese pesantissimo per volgarità, maschilismo, sessuomania, mercificazione delle persone, e quindi non posso che ritenere opportuno un intervento di questo genere. L’Italia paese sessuofobo? A me sembra il contrario. Noi siamo famosi all’estero come persone di scarsa moralità e di licenziosità sessuale. E gli stereotipi non nascono dal nulla anche se non rappresentano l’intera realtà.
    Opinioni …. ciao, Roberta Barazza
    barazzaroberta@hotmail.com
    http://www.rbarazza.blogspot.com

  22. Scusami, c’è una frase che non capisco:
    “Confido sinceramente nell’operato della collega Ciriani in classe, sicuramente sarà una delle nuove leve della SSIS.”

    Cosa intendi? Che la signora dovrebbe andare a frequentare la SSIS o che dovrebbe insegnare alla SSIS?
    Soprattutto: che c’entra la SSIS con questa storia? Forse che la SSIS dovrebbe sfornare non insegnanti didatticamente preparati, ma pornodive su Youtube in orario extrascolastico e gente che a Berlino non va per vedere lo Jüdisches Museum o l’architettura di Potsdamerplatz, ma ai festival erotici e che scrive “qual è” con l’apostrofo? (Be’, sì, queste conoscenze dovrebbero antecedere la SSIS). Per ora alla SSIS ci sono ancora materie del tipo “Didattica della lingua”, intesa come “parlata, idioma, ant. favella, loquela, talora linguaggio come facoltà umana; più spesso modo di parlare peculiare di una comunità umana” (De Mauro) e non nella prima accezione.

    In secondo luogo, forse ti è sfuggito un particolare: la signora ha ribadito più volte che le sue attività extrascolastiche sono gratis et amore (genitivo a piacimento). Dunque, quella motivazione che mi pare implicita tra le tue righe dell’arrotondare una paga non esaltante viene a mancare. Correggimi se ho interpretato male.

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