In ricordo di Enzo Biagi

Quali parole per ricordare una pietra miliare del giornalismo italiano?

Mancherà dai nostri schermi un giornalista diretto, ma pacato, sincero eppur sempre misurato, che per anni è entrato quotidianamente nelle nostre case con la rubrica pre-serale “Il fatto”. Nemmeno, e figuriamoci, l’editto bulgaro dell’ex Presidente del Governo era riuscito ad allontare il suo vivo ricordo dalle nostre memorie, ma sì dallo schermo e per almeno 3 anni.

Mi chiedo perché la gente sfili davanti al feretro ma non sia scesa in piazza quando gli è stato messo il bavaglio.

Siccome questo blog non è di attualità politica, nonostante lo abbia utilizzato più volte per dare sfogo alle mie personali opinioni, recupero in questo modo. Per morire mi vengono in mente i seguenti sinonimi: spegnersi, passare a miglior vita, lasciarci, decedere, perdere la vita.

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5 pensieri su “In ricordo di Enzo Biagi

  1. Caro Arjan

    Permettimi di dissentire. Purtroppo noi italiani abbiamo la memoria corta, un po’ come le gambe delle bugie.

    Ma alcuni di noi hanno un pregio, se così lo si può intendere, siamo molto autocritici e sappiamo riconoscere i nostri difetti. Credimi, ci sono popoli molto più permalosi e meno disposti a guardarsi dentro.

    Buon fs

    ll*

  2. Quando scompare un testimone della storia di un paese il miglior commento che si puo’ fare e’ vedere la folla davanti a rendergli omaggio. E’ il loro ricordo che non puo’ spodestarli mai dal piedistallo su cui la nazione li ha voluti, perche’ testimoni della verita’ e menzogne, delle battaglie quotidiane per la vita, delle gioie e dolori che assieme si e’ vissuti. La memoria non puo’ essere cosi’ corta.

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