SOS: Salviamo lo studente americano 2! (segno della croce)

Questo post completa e approfondisce un post di marzo.

Ho scannerizzato alcune pagine, per far capire a voi lettori, che manuali vengono prodotti per gli studenti americani di lingue straniere.

(facciamoci il segno della croce)

Inizio con A VICENDA, 2 volumi (lingua e cultura), editrice McGraw-Hill Higher Education. Il libro e’ per i livelli intermedi. Secondo gli standard americani (le famose 5 C), nel livello intermedio si ripresenta tutta la grammatica daccapo, magari approfondendola, forse come vorrebbe questo manuale…

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Interlingua? No grazie.

Amo vedere i miei studenti che fanno un esercizio concentrati, pacificamente assorti a sfidare le coniugazioni e le labirintiche concordanze con cui la nostra bella  lingua li mette alla prova 2,5 ore alla settimana…  ed infatti poi una studentessa, tra le migliori della classe, mi scrive la seguente frase (p.s. livello intermedio, Quiz sul vocabolario del cibo, composizione “Che cosa mangi tu di solito?”):

TUTTO GIORNI, IO BEVO BIRRA PER LA DOLCE!

Interlingua? No, grazie!

P.s. Inizio ad adorare questo lavoro, perche’ e’ meno peggio di tanti altri…

Insegnare italiano negli U.S. Alcune cose da sapere…e

Credo che il commento di Adalberto Pallanti al mio articolo La crisi americana dal punto di vista dell’ILS, debba giustamente diventare un post.

Lo ringrazio ancora, lo ringraziamo, per la pazienza e la dedizione del suo intervento.

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Ladylink chiama e Adalberto risponde :)

Cara Caterina,

le tue osservazioni sono interessanti e del tutto condivisibili: in effetti, data la tipologia di studente, non credo Universitalia sarebbe di alcuna utilita’ a livello di college. Le ragioni secondo me sono molte. Mi rifaro’ per forza di cose alla mia personale esperienza, non potendo affermare di conoscere tutti i dipartimenti d’italiano degli Stati Uniti:

a) in genere uno studente americano arriva all’universita’ avendo alle proprie spalle esperienze di apprendimento linguistico piuttosto discontinue, frustranti e poco efficaci: molto probabilmente ha studiato per qualche anno lo spagnolo; in alcuni casi forse il francese o il latino (spesso indicato tra le “lingue straniere” studiate in passato); in rarissimi casi il livello di competenza raggiunto e’ apprezzabile.

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Italiano come Lingua Straniera negli anni 40

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

Questo post e’ stato possibile grazie alla cara collega ed amica Laura Cangiano, che mi ha cortesemente prestato il libro da cui sono tratte le foto.

Si tratta di un libro raro, un corso di Italiano degli anni 40, acquistato recentemente in un negozio di libri antichi a Knoxville, TN.

Non c’e’ bisogno di commentare, basta sfogliarlo, perdersi nei dialoghi e lasciarsi trascinare dai disegni.

Buon divertimento!

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La crisi americana dal punto di vista dell’ILS

Non vero che la crisi americana riguardi soltanto i poveri risparmiatori in miseria, le tipiche numerose famiglie americane o i colossi della finanza che sul lastrico chiudono dall’oggi al domani.

In realta’ sto quasi toccando con mano la crisi economica che stanno attraversando gli Stati Uniti, e se non sto proprio a preoccuparmi e continuo a dormire sonni tranquilli, in realta’ inizio a guardarmi attorno con piu’ circospezione. Ma andiamo con calma.

Prima di tutto un articolo apparso su La repubblica online, due giorni fa, dal titolo: “USA, l’Italiano in estinzione la comunita’ immigrata si mobilita“. In poche righe posso riassumerne il contenuto: ci sono alcune materie, tra cui le lingue straniere, che si studiano negli Usa nella scuola superiore, per le quali e’ possibile sostenere, a pagamento, un esame che rilascia dei crediti e delle credenziali, da poter sfruttare nelle universita’ americane ed estere. Questo significa che le matricole, posso iscriversi a corsi di lingua di livello intermedio, perche’ a scuola hanno sostenuto un esame che riconosce i loro anni di studio della lingua, italiana nel nostro caso. Continua a leggere

Ladylink negli USA, primi 6 mesi

Sono ormai 6 mesi che tutti i giorni metto piede a Keezell Hall. Il Foreign Languages Department qui vanta, tra lingue vive e lingue morte (latino e greco), ben 16 lingue (Spagnolo, Italiano, Francese, Tedesco, Arabo, Cinese, Giapponese, Coreano, Russo, Farsi, Swaili, Ebraico, Hindi e Portoghese).

Da quello che ho capito lavoro in una sorta di oasi, dove c’è una grande libert di azione, una grande fiducia data agli insegnanti. Un vero mito la Department Head. Cordialissimi i colleghi. Cordialissime le segretarie ed estremamente gradevoli gli studenti. Molto rispettosi, mi riempiono la posta elettronica di messaggi se non possono venire a lezione, se non possono fare l’esame, se non sono venuti all’esame perché non gli è suonata la sveglia (proprio oggi), ecc ecc

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