Italiani!

Ci siamo occupati qualche settimana fa delle parole inglesi nell’italiano.
Ma il tema non è nuovo, anzi.

La reazione più eclatante all’invasione delle parole straniere nella lingua di Dante e Petrarca si ebbe durante il ventennio fascista, in modo radicale ed istituzionale, ad opera dell’italianissimo Benito Mussolini, che non si limitò a far tradurre le parole straniere, ma italianizzò nomi e cognomi, nomi di città e paesi, fece togliere parole straniere da insegne e pubblicità, mise al bando gli esotismi a scuola e nei dizionari, vietò i dialetti e le parlate delle minoranze.
Una vera e propria bonifica linguistica, che oggi forse ci fa sorridere ma che dovrebbe metterci in guardia su come le campagne per salvaguardare la purezza linguistica possano essere inutili, dannose e reazionarie.

Proprio in questi giorni al Festival del Cinema di Venezia è stato presentato il documentario dell’Istituto Luce “Me ne frego!”, a cura della linguista Valeria Della Valle e del regista Vanni Gandolfo, in cui si ripercorre quel drammatico capitolo per la lingua italiana, e non solo.

Anche nello spettacolo didattico “La lezione di italiano” che ALMA Edizioni ha presentato lo scorso marzo al MAXXI di Roma si è parlato dell’argomento, con un piccolo gioco fatto insieme ai partecipanti. Qui al minuto 37.15.

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