E’ on line Officina.it, la web-rivista di Alma Edizioni.
Titolo di questo numero è “La formazione dell’insegnante di italiano L2“.
Di seguito gli abstract delle varie sezioni:
L’intervista a Carlo Guastalla offre una prospettiva personale sulle difficoltà e i paradossi, ma anche sul fascino, di questa professione “in sospeso”: l’insegnante di italiano a stranieri.
La recensione passa in rassegna i principali fornitori di formazione e aggiornamento presenti in rete. Si disegna così una mappa che l’insegnante è invitato a percorrere andando a visitare i siti. Con un’avvertenza: sono rari quelli in cui la presentazione dell’offerta formativa supera il mero elenco di contenuti.
L’articolo di Annarita Zacchi si pone alcune domande preliminari per comprendere e organizzare esperienze formative che coniughino realmente teoria e prassi didattica. L’autrice fa propria l’idea di un sapere esperienziale e di una didattica orientata riflessivamente, mettendone tuttavia in rilievo anche le difficoltà di ordine “istituzionale” e affettivo.
Un test per l’insegnante occupa la sezione dedicata alla didattica. Un banco di prova (semiserio) su cui confessare il proprio modo di stare in classe, per poi confrontarsi con tre profili: “l’insegnante-insegnante”, “l’insegnante glottodidatticamente corretto”, “l’insegnante e basta”.
Leggendo le parole di Carlo Guastalla sulla “contrapposizione dei saperi”, conforta scoprire di non essere soli.
In quasi tutti i corsi per insegnanti che ho fatto con professori universitari, l’incapacità di suggerire consigli didattici concreti è sempre stata desolante. Una formazione glottodidattica che non dà uguale spazio alla teoria e alla pratica è una formazione monca, però la domanda è tanta, e allora … it’s the economy, stupid!
In questo trionfo della teoria sulla pratica, credo che il posto d’onore spetti al Master online. Vi rimando a questo mio post a riguardo: http://glottrotter.wordpress.com/2007/08/31/ma-che-bel-pezzo-di-carta-master-in-didattica-dellitaliano/
Un saluto da Glottrotter.
grazie per il post, fremo per l’intervista…
🙂