Lavora con un compagno…

Quante volte l’abbiamo detto in classe… quante volte l’abbiamo sentito da un collega in un’altra aula… quante volte l’abbiamo letto sulle istruzioni di un libro di testo…

Per noi insegnanti di italiano a stranieri nulla di nuovo: lavorare con un compagno quando andavamo a scuola noi significava “copiare”, ora fortunatamente, nella “nostra” scuola, è un valore aggiunto, ci riporta subito allo sviluppo di quella che un russo molto in gamba cento anni fa chiamava la zona di sviluppo prossimale, una possibilità di conoscere qualcosa che viene attivata solo se lavoro con qualcun altro.

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