COBAS SCUOLA – INSEGNANTI DI ITALIANO L2

 

Cari colleghi,
dopo alcuni incontri fra me e Anna Grazia Stammati (membro dell’Esecutivo Nazionale dei COBAS) è stata definita la seguente direzione di azione per avanzare le richieste di riconoscimento e tutela professionale della categoria degli insegnanti di italiano L2. Continua a leggere

Se non ora, quando?

[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=cDuVHgdpDyQ]
 

 

Breve resoconto a caldo dell’assemblea del Quintostato.

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Flash mob virtuale

Succede nel gruppo ITALIANO PER STRANIERI su Facebook. Per tutti quelli che non hanno Facebook, potete aderire anche qui, scrivendo un commento. Vi terremo aggiornati sull’evoluzione sempre nei commenti di questo post. Nel momento in cui scrivo, sono state raggiunte 57 adesioni.

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COBAS

 

Martedì scorso sono andato a parlare con Anna Grazia Stammati, dell’esecutivo nazionale COBAS SCUOLA.

Le ho presentato la nostra situazione e ho richiesto suggerimenti su cosa fare per vedere riconosciuta dalla PA la nostra professionalità specifica. Continua a leggere

La paghetta

Diciamo che non è condizione sufficiente, ma necessaria sì…

Se il prof è ben pagato lo studente rende di più

Uno studio Ocse sui dati Pisa 2009 prova che se i i docenti sono meglio retribuiti e più motivati anche gli allievi hanno prestazioni soddisfacenti. E per raggiungere buoni livelli occorre evitare i sistemi troppo selettivi

Continua a leggere su repubblica.it

 

Link a Centri Linguistici Universitari

 

 

Ringraziamo la collega Cecilia che ha raccolto il nostro appello a fornire un po’ di collegamenti a siti istituzionali dove vengono pubblicati bandi di conconrso dei Centri Linguistici di Ateneo.

Li pubblichiamo qui di sotto, per la comunità. Continua a leggere

Qualcosa (forse) di nuovo nell’ambito della rappresentanza sindacale

Il problema della rappresentanza sindacale per chi non è dipendente subordinato è la chiave di volta della nostra impossibilità ad essere rappresentati.

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Il tirocinio

L’altra sera mi trovavo a parlare con degli amici e una ragazza mi dice che sta facendo il tirocinio per il DITALS. Mi dice che…

Insegnare l’italiano a stranieri (2)

Riapro il blog con una nota secca. Un post che voglio il più conciso e spoglio possibile.

Fra le parole di ricerca con cui più di frequente i nostri lettori arrivano al blog c’è “come faccio ad insegnare italiano agli stranieri” e le sue molte varianti.

Ebbene, sia detto forte e chiaro: il lavoro non c’è e quello che c’è è malpagato (anche 8 euro l’ora) e ineluttabilmente precario.

Molte istituzioni (università, scuole più o meno serie, ecc.) in questi ultimi dieci anni hanno venduto corsi, master, specializzazioni di vario tipo. Se avessero correlato la loro offerta alla effettiva richiesta di insegnanti in Italia e all’estero, molti di questi percorsi di formazione non sarebbero nati neanche in idea. Il risultato è che oggi per concorrere a posti da 10 euro l’ora o poco più ci sono persone con specializzazioni, articoli pubblicati, dottorati. Non scherzo e non esagero, le conosco personalmente.

Anche l’emigrazione, da molti vista come il bengodi (senza contare i sacrifici che invece sempre comporta) non può essere realisticamente considerata per trovare un lavoro adeguato e stabile. Solo pochissimi, preparatissimi, con ferrea grinta sono riusciti ad avere contratti e visti permanenti in paesi stranieri, spesso oltre i quaranta anni e in posti disagiati dove i locali non vogliono andare. Inoltre, quasi sempre ormai le università straniere richiedono un dottorato in una materia ‘forte’ (linguistica, storia del teatro, storia del cinema italiano, storia della letteratura, ecc.) e la comprovata capacità di fare ricerca in quell’ambito. Ciò vuol dire che anche fuori confine l’insegnamento linguistico viene considerato come una materia ‘accessoria’.

In Italia non esiste una classe di concorso per l’insegnamento di italiano agli stranieri nel settore pubblico. E comunque quando e se esisterà sarà probabilmente saturata immediatamente dai precari della scuola ordinaria spalleggiati dai sindacati confederali.

Spero il messaggio sia chiaro per tutti coloro che sono arrivati al nostro blog mettendo in Google “come faccio ad insegnare italiano agli stranieri”.

Due chiacchere con l’APIDIS.

Nella nostra centocinquantennale nazione per fare la guida turistica ci vuole il patentino, per fare il tassista ci vuole la licenza personale, per fare il giornalista ci vuole l’iscrizione all’albo. Per fare la badante? Sì, ci vuole l’iscrizione all’albo, mica ti puoi improvvisare ! (vedi qui)

Indovinate un po’ qual è una delle professioni che possono fare tutti, ma proprio tutti.

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