2 giugno senza gli italiani in Messico

Paradossale, ma segno dei tempi.


2 giugno in Messico, se l’ambasciatore non invita i cittadini

di Federico Mastrogiovanni | 30 maggio 2012

Su twitter l’hashtag #no2giugno unisce le voci di tanti italiani che si sono stufati degli sprechi e del cinismo di una classe politica sempre più lontana dal mondo e sempre più autoreferenziale, in un coro di “no” alla inutile e ottocentesca parata militare tradizionale per festeggiare la nascita della Repubblica.

In Messico il 2 giugno si è sempre festeggiato nel bellissimo giardino dell’Istituto Italiano di Cultura, che apriva le porte a tutti gli italiani, almeno per un giorno, a ricordare l’importanza della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica attraverso il referendum.

L’anno scorso proprio l’ambasciata in Messico si è distinta per la sua assenza, non dando alcuna informazione su come si dovesse votare per l’importante referendum del 12-13 giugno. Alcuni di noi hanno partecipato a un piccolo flash mob, per sensibilizzare i connazionali più disattenti e questo è stato causa di enorme indignazione da parte dei funzionari pubblici italiani. Qualcuno ha anche udito l’ambasciatore Spinelli gridare “questi qui dentro non ci mettono più piede”. Un ambasciatore che minaccia dei cittadini italiani di non mettere più piede in territorio italiano.

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Lettera di protesta degli italiani in Messico

Come ci auto percepiamo.
Forse da fuori con ancora maggiore lucidità.

Noi, italiani residenti in Messico, esprimiamo con fermezza la nostra indignazione per la grave situazione in cui versa il nostro paese: l’Italia è logorata dal decadimento del sistema politico e dai continui conflitti istituzionali che ne compromettono la vita democratica.

Clicca qui per leggere tutta la lettera.

Lingua estinta per antipatia

Manuel Segovia, 75 anni, e Isidro Velazquez, 69 anni, vivono a soli 500 metri di distanza l’uno dall’altro nel villaggio messicano di Apaya ma non si rivolgono la parola da anni. Niente di strano se non fosse che sono le ultime due persone rimaste, in grado di parlare il linguaggio Ayapaneco, a cui gli antropologi stanno prestando particolare attenzione per evitarne la scomparsa.

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Notizie dal Messico

Negli ultimi giorni, l’emergenza provocata, in Messico e negli USA principalmente, dal virus H1N1, o “influenza suina”, ha riempito le pagine dei giornali e ha occupato uno spazio importante nei TG di tutto il mondo.

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