Notizie dal Messico

Negli ultimi giorni, l’emergenza provocata, in Messico e negli USA principalmente, dal virus H1N1, o “influenza suina”, ha riempito le pagine dei giornali e ha occupato uno spazio importante nei TG di tutto il mondo.

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Italia campus

 

Ogni tanto capita anche di poter trovare nei palinsesti televisivi qualcosa di interessante. In questi giorni, la Rai International ha messo in onda la prima di 12 puntate dedicate all’Universit italiana. Il programma, Italia Campus. L’universit italiana va in piazza, sar dedicato ogni settimana all’Universit di una citt diversa (Perugia, Cosenza, Lecce, Venezia, Siena, Ferrara, tra le altre), ed intende: “(…) raccontare come si vive e come si studia o si insegna in questi sistemi di grande suggestione storica ed artistica. In particolare intendiamo offrire indicazioni utili a chi, studente o insegnante, dall’estero, vorr organizzarsi un’esperienza nel sistema Italia”.

Per chi lavora all’estero ed insegna in un’Universit , sarebbe interessante sfruttare didatticamente alcuni minuti della trasmissione per far ascoltare ai nostri studenti come è la vita dei giovani in queste citt , come sono organizzate le varie Facolt , qual è l’opinione degli studenti italiani sugli alloggi, il cibo e l’atmosfera universitaria. Se poi siete tra i prof fortunati di un ateneo convenzionato con uno di questi, allora l’utilit è ovviamente maggiore.

Gli orari in cui il programma viene trasmesso all’estero, con cadenza settimanale, li potete trovare qui.

Per chi vive in Italia, è possibile seguire le puntate in diretta o scaricarle dall’archivio al link di cui sopra.

Officina.it È online il numero 6

E’ appena uscito il sesto numero del bollettino gratuito dell’Alma Edizioni, dedicato in questa occasione alla didattica delle microlingue.

Potete trovarlo qui.

Insieme ad un articolo, un’intervista ed una recensione web dedicati all’argomento, c’è la possibilità di scaricare alcune attività da uno dei manuali dell’Alma Edizioni per le lingue settoriali.

Buona lettura!

Dalle medie al Liceo: un video per la classe di italiano LS

Torno tra voi per segnalarvi un video che ho trovato ieri (30 gennaio 2008) nel sito di Tv Repubblica (contenitore di interessanti programmi che possono essere portati in classe). L’argomento centrale è il difficile passaggio dalle medie al Liceo e le interviste ai ragazzini romani sulle loro difficolt e sulle loro abitudini in materia di studio offrono interessanti spunti di riflessione ai nostri studenti.

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La festa del professore

 

Oggi, 15 maggio (da me è ancora di mattina, abbiate pazienza!!!), si celebra “La festa del professore” in Messico. Da noi c’è solo un termine per definire tutti i docenti: maestri o professori sono sempre “maestros”, e quindi la data viene festeggiata nelle scuole di ogni ordine e grado, e serve anche a ricordare le condizioni di ingiustizia in cui lavorano tanti “maestros”, i bassi salari e le cattive condizioni contrattuali che devono soffrire.

Da questa parte del mondo invio a tutti voi, cari colleghi, un abbraccio virtuale e tanti auguri.

Buona festa del professore!!

Marcelo e la Dante

Dopo un periodo di intenso lavoro, torno a scrivere, in questa occasione per raccontarvi le vicissitudini del collega argentino Marcelo, vittima delle poche garanzie lavorative che hanno gli insegnanti e delle quali si è parlato in questa ed altre sedi. Lui ci aveva chiesto di aspettare per poter raccontare la sua storia, e così abbiamo fatto.

Il tutto è cominciato lo scorso dicembre, più precisamente il 29, data di chiusura del ciclo scolastico della Dante Alighieri di Mar del Plata, Argentina, istituzione presso la quale Marcelo lavorava fin dal 2002. Per la prima volta, la scuola ha deciso di rimanere chiusa durante il mese di gennaio, e ha pagato le tredicesime ai suoi professori solo dopo l’11 gennaio, in seguito a innumerevoli telefonate di protesta dei dipendenti. Quando Marcelo è stato convocato nello studio del contabile della menzionata istituzione, gli è stato richiesto, per poter percepire il suo stipendio, di rendere i libri che aveva preso in prestito dalla biblioteca per preparare i materiali per il ciclo successivo. Marcelo, stupefatto e indignato da questo che lui definisce atteggiamento estorsivo, si è rifiutato e ha manifestato che avrebbe indirizzato il suo scontento presso il sindacato ed enti che potessero aiutarlo a far fronte alla sgradevole situazione. La tredicesima gli è stata pagata, ma lo stesso giorno gli è stata inviata la lettera di licenziamento ricevuta lunedì 15 gennaio.

Il motivo del licenziamento non gli è stato spiegato, e in queste ore è in corso uno scambio di telegrammi tra le due parti, all’ultimo dei quali però la Dante non ha risposto.

Da questo angoletto del web ci auguriamo ed auguriamo a Marcelo che la situazione possa risolversi e che l’ingiustizia da lui subita sia in qualche modo riparata.

Vi aggiorneremo sull’andamento della situazione non appena avremo novit .

Aggiornamenti dall’America Latina

Nell’emisfero nord, dicembre è cominciato con temperature bassissime, da record, e con alcune notizie interessanti che vedono protagonisti alcuni Paesi latinoamericani.

Messico

In mezzo alle proteste dell’opposizione, che contestava duramente la presunta frode elettorale mai chiarita durante le elezioni del luglio scorso, si è svolta venerdì 1 dicembre la cerimonia di isediamento di Felipe Calder n come presidente della Repubblica. Cerimonia travagliatissima, durata pochi minuti, tra i fischi della sinistra e gli applausi dei deputati e senatori di destra, che avevano occupato la tribuna della Camera tre giorni prima per evitare che l’opposizione potesse boicottare l’insediamento.

Felipe Calder n ha decretato l’austerit del governo ed ha diminuito il suo stipendio e quelli dei suoi collaboratori del 20%…. facendo diventare realt una delle promesse di campagna del suo avversario politico Andrés Manuel L pez Obrador. Il neo presidente del Messico, appartenente ad un partito di destra, rappresenta quasi una rarit nella particolare “dislocazione a sinistra” verificatasi negli ultimi anni nell’America Latina.

Venezuela

Se ci spostiamo un po’ più a sud, arriviamo a Caracas, dove in queste ore i simpatizzanti del presidente Hugo Ch vez festeggiano la rielezione del loro candidato nei comizi di domenica scorsa. Si temeva il peggio, dopo gli scambi di battute e insulti che i due candidati si erano da tempo scambiati, ma le elezioni, molte osservate da inviati dell’Unione Europea e dell’OEA, si sono svolte in calma, lo sconfitto candidato di destra Manuel Rosales ha riconosciuto subito di aver perso e ha fatto i complimenti al suo avversario.

Bolivia

Dall’emisfero sud, che gode di temperature ben diverse da quelle che soffrono in questi giorni i messicani, giunge la notizia che il presidente boliviano Evo Morales ha emanato lo scorso 3 dicembre una legge che consolida la propriet degli idrocarburi per lo Stato boliviano. questo l’ultimo passo verso la nazionalizzazione che ha consentito ai boliviani di ricuperare il controllo delle risorse che fino a poco tempo fa erano in mano alle multinazionali. Il processo di nazionalizzazione del gas e il petrolio ha riscontrato non poche proteste da alcuni settori della societ boliviana e dalle compagnie straniere che operavano nel Paese sudamericano.

E di nuovo in Messico

Per concludere questo giro del continente, torniamo al nostro punto di partenza. Andiamo in particolare a Oaxaca, dove il conflitto non è ancora stato risolto, e la situazione rischia di peggiorare dopo l’arresto del leader della APPO, Flavio Sosa, e di altri membri dell’Assemblea Popolare. Martedì 5 dicembre, un numeroso gruppo di intellettuali e artisti ha fondato il “Comité de liberaci n 25 de noviembre”, associazione che reclamer la liberazione dei detenuti di questi mesi di conflitto e la ricomparsa dei “desaparecidos” durante gli scontri con le forze dell’ordine. Del comitato fanno parte scrittori, pittori e fotografi, giornalisti, avvocati e rappresentanti della chiesa.

Vi aggiornerò sullo svolgersi della situazione, e sull’andamento di queste giornate fredde fredde che precedono le feste… sapeste che goduria in classe, senza riscaldamento e a 8ºC!!!

Notizia della settimana in Messico

Al conflitto di Oaxaca, non ancora risolto, si è aggiunto lunedì mattina un nuovo motivo di preoccupazione. Tre ordigni sono esplosi a Citt del Messico, uno nella sede di un partito politico, un altro negli uffici del Tribunale Elettorale, ed un ultimo davanti ad una banca. Le esplosioni sono state rivendicate da cinque (ben cinque!!) gruppi armati finora sconosciuti, in protesta sia per la mancanza di soluzione nel conflitto di Oaxaca che per gli imbrogli elettorali, mai chiariti, durante le scorse elezioni presidenziali.

Questa è la prima volta in molti anni che atti del genere si verificano in Messico; finora la maggior parte dei movimenti sociali, quello della APPO compreso, si erano sempre fondati sui principi della non-violenza. Perfino il movimento zapatista, nato come esercito popolare, aveva subito deciso di ascoltare l’appello della gente e lasciare da parte le armi.

Che le previsioni più pessimistiche di tanti analisti politici, dopo la negazione del governo federele ad aprire i seggi per far sparire i dubbi sul recente processo elettorale, si stiano avverando? La violenza, a mio parere, non può mai trovare giustificazioni e va sempre condannata, ma il pericolo di chiudere le vie legali, istituzionali, per la risoluzione dei problemi, è proprio quello di dare, agli occhi di alcuni cittadini, l’impressione che non si possa ottenere nulla per vie pacifiche.

interessante chiedersi anche fino a che punto questo modo di fare si stia diffondendo in tutto il mondo, e fino a che punto siano allarmanti le prospettive di chiudere strade alla pace come modo prioritario per risolvere i conflitti.

Approfitto di questo post per ringraziare pubblicamente ildueblog per avermi proposto di curare questa sezione e di partecipare attivamente al resto del blog.

In futuro vi aggiornerò, prometto, su altri argomenti che riguardino anche altri Paesi dell’America Latina e le gioie e i dolori di insegnare l’italiano da questa parte del mondo.

Adriana