Vi raccontiamo la maratona didattica di ALMA Edizioni 2017

Per l’intera giornata del 18 novembre 2017 la ALMA Edizioni ha tenuto una maratona didattica sotto forma di webinar completamente gratuita. Sono stati tantissimi i partecipanti, l’entusiasmo era tangibile e i seminari online avvincenti. Per questo motivo abbiamo sondato tra gli iscritti al gruppo Fb “Italiano per Stranieri” la disponibilità a scrivere le proprie impressioni sui seminari, provando ad assecondare l’onda d’entusiasmo di quel sabato memorabile.

In quattro colleghe hanno risposto all’appello e finalmente possiamo condividere con voi tutti i loro preziosi contributi. Laura Alquati ha riassunto l’intervento di Gabriele Pallotti, Francesca Guerisoli Giorgio Massei, Chiara Pegoraro Vera Gheno e Silvia Maneschi Andrea Villarini.

 

Buona lunga lettura! Continua a leggere

Hai stata tu…

Proponiamo oggi un’attività di revisione.
Non revisione di un testo scritto da parte degli studenti, ma di una scanzonata canzone che fa dell’errore il suo punto di forza.

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Dopo aver letto diversi testi scritti da colleghi

un po'

Sondaggio: che hai imparato oggi?

 

Ogni anno, all’inizio dell’anno scolastico, mio padre la sera a tavola mi chiedeva: “Che hai imparato oggi a scuola?”. La scuola per me e’ sempre stata un luogo deprimente, da studente ma soprattutto da insegnante. La risposta era regolarmente: “Niente!” o anche “Le solite cazzate!”. Il pover’uomo la prendeva a ridere, ma credo che dentro gli sia dispiaciuto: uno ha un figlio, lavora e fa sacrifici per farlo crescere; per dargli delle possibilità lo manda a scuola e si sente dire che non ha imparato nulla o che ha appreso cose inutili e false. Infatti gia’ prima dell’inizio di ottobre smetteva di chiedere.

Come insegnanti, cosa secondo voi dovrebbe rispondere uno studente tornato a casa dopo la vostra lezione alla domanda Cosa hai imparato oggi a lezione di italiano? Dovrebbe saper indicare qualcosa di preciso (una regola grammaticale, un vocabolo, una regola fonologica, prosodica, ecc.), oppure non importa che sappia sempre indicare chiaramente qualcosa? Nel primo caso rispondete al sondaggio, nel secondo caso rispondete No. Se avete altre risposte lasciatele pure come commento. Leggete il resto dell’articolo per partecipare al sondaggio.
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John Cassavetes e l’insegnamento di lingua

Non so spiegare perche’, ma secondo me c’entra moltissimo con il modo di condurre una buona lezione di lingua.
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Trova l’errore (B2-C1)

 

Proposta di analisi:

– congiuntivo;

– importanza dell’accento acuto nell’individuazione di una precisa identità genere;

– co-occorrenza lessicale;

– accordo pr.oggetto diretto/p.passato;

– connettivi;

– connettivi – uso autolesionistico dei.

L’importanza dei passi falsi


Nell’attesa che il due blog trovi una nuova fisionomia, vi invio questo articolo, davvero interessante.

Personalmente lo dedico alla mia prof. di matematica del liceo (tanti anni fa…) che amava ripetere la frase “Hai perso un’occasione per restare zitto!”

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Ragazzi, imparate a sbagliare
Festival dell’errore a Parigi

“Insegniamo l’importanza dei passi falsi”. Se ne fa il bambino diventa un genio. Per gli esperti occorre spezzare il nesso logico tra risposte sbagliate e brutti voti

di ELENA DUSI

ROMA – Dei 180 articoli scientifici pubblicati da Einstein, una quarantina contengono errori significativi. Se abbiamo penicillina e vaccini, lo dobbiamo agli sbagli commessi dai loro scopritori, che andavano in cerca di altro. La stessa evoluzione degli esseri viventi procede grazie ai piccoli difetti.

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Officina.it n° 9

Alma Edizioni informa che è uscito il numero 9 di Officina.it, dal titolo “Quando gli studenti “sbagliano”: l’errore”.

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Lo stress da penna rossa

da www.corriere.it

secondo alcune stime il 14% dei ragazzi australiani soffre di problemi mentali

Australia, bandite le correzioni con la penna rossa, troppo stress per gli studenti
Il rosso è considerato un colore che stimola la violenza e amplifica il disagio psicologico

SYDNEY (AUSTRALIA) – Niente penna rossa per i ragazzini australiani: nelle nuove policies decise dal Ministro della Salute Stephen Robertson, c’è anche una raccomandazione specifica sulla necessità di evitare la penna rossa per sottolineare gli errori. In particolare nel Good Mental Health Rocks kit, destinato a 30 scuole dello stato del Queensland e finalizzato a smorzare il disagio sociale e l’aggressività nei giovanissimi, si offre ai docenti una serie di strumenti e consigli per migliorare lo stato psicologico degli allievi e si bandisce la penna di color rosso, considerato un colore che stimola la violenza e amplifica lo stress.
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La Montessori e l’errore

Aggiungiamo alla categoria delle Citazioni anche l’unico nome italiano che sia mai entrato nel novero dei veramente grandi: Maria Montessori, uno di quei personaggi le cui parole e le cui azioni ricordiamo, un po’ tutti, troppo poco. Nel passo che segue, la Montessori parla, come di consueto, di bambini, ma sappiamo quanto la didattica delle lingue abbia attinto alla pedagogia, scienza primaria dell’insegnamento. Il tema è uno dei più cari al nostro campo: come trattare l’errore.

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