Parole, parole, parole…

Caramelle non ne voglio più
Le rose e i violini
Questa sera raccontali a un’altra
Violini e rose li posso sentire

Questo articolo è un peccato di curiosità sulla lingua che parliamo e insegniamo, ma non so dove ci porterà.

Quando la cosa mi va, se mi va
Quando è il momento

La protagonista della famosa canzone di Mina appare un po’ stizzita e stufa, diversamente da come, secondo me, si sente la girlfriend a cui Rosangela dedica un blog http://italianformygirlfriend.tumblr.com/: un romantico vocabolario illustrato della lingua italiana, un vero atto d’amore. Continua a leggere

La lingua italiana 2.0 secondo il Governo is still Very Bello?

Dopo aver letto l’articolo di Porfido 321via.ch per una visione pluricentrica dell’italofonia, che tratta di progetto finanziato dall’Ufficio federale della Cultura nel quadro dell’Ordinanza sulla legge sulle lingue (se non si fosse capito siamo in Svizzera), mi sono chiesta se e che tipo di progetti venissero finanziati in Italia per promuovere la lingua italiana in epoca di tagli orizzontali che non risparmiano la cultura (sul bonus dei 500 euro non mi pronuncio nemmeno).

E così, mentre ricercavo nei meandri dei miei bookmarks qualche spunto, ecco riaffiorare due perle su cui confesso non clicco mai, non considero come fonti, né come ispirazione per le mie lezioni, ma non posso esimermi dal condividerle con voi.

All’inaugurazione di Italia.it, invece, avevamo anche dedicato un articolo nel lontano 2008, anno in cui vide la luce. Nel frattempo, se non ve ne foste accorti, è cambiato il logo, sono state aggiunte sei lingue e continuano gli aggiornamenti degli eventi culturali. Continua a leggere

In ricordo di Katerin Katerinov

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Foto di Silvia Capponi

A pochi giorni dalla morte di Katerin Katerinov pubblichiamo un sentito e commovente ricordo di Silvia Capponi che condivide con noi aspetti meno noti del famoso linguista.

Cogliamo l’occasione per ringraziare Silvia per la sua testimonianza anche fotografica.

Per me era IL PROF, quello vero! Quello che mostra e che non ha la pretesa di insegnare, quello che mi ha sempre aperto la sua casa, prima da studentessa e poi da insegnante. Una persona umile e amica dei giovani, pronto ad ascoltare e ad aiutare il prossimo, bistrattato dall’Istituzione che aveva reso famosa in tutto il mondo.

Grazie e “per colpa” sua ho deciso di diventare Insegnante di italiano per stranieri e lui si è sempre sentito responsabile per questa mia scelta che si è rivelata poi così difficile. Il primo ad alzare il telefono per sapere come darci la voce in questo eterno precariato in cui ci troviamo, il primo a sostenerci in ogni nostra piccola battaglia.

Mi chiamava “la meteorina” sostenendo che avrei avuto una carriera migliore se avessi scelto di dare le previsioni del tempo a rete quattro piuttosto che cercare di lavorare all’Università per Stranieri. Continua a leggere

#CDCA23: destinazione potenziamento

È da tanto che non vi aggiorno sulla situazione della nuova classe di concorso A23 Lingua italiana per discenti italiani-aloglotti. So che siete curiosissimi e questa volta ho deciso di deliziarvi intrattenendovi sul potenziamento, che sulla scuola italiana sta avendo un effetto annichilente.

Po-ten-zia-men-to. Cinque sillabe che rimbalzano spesso sotto i nostri occhi in questi giorni, giorni in cui è in atto la fase C delle assunzioni previste da #LaBuonaScuola, questo grande progetto rivoluzionario del Governo Renzi.
Tredici lettere che, a sentire le discussioni in Parlamento (soprattutto alla Camera), rappresenterebbero il destino di quegli insegnanti assunti dopo aver superato il concorso 2016 nella nuova Cdc A23, sempre che venga inclusa, considerando che il concorso si vocifera che sia per abilitati e non esiste ancora un percorso abilitativo in ItaL2. Tiè!

Ma andiamo per ordine. Continua a leggere

De IUS SOLI discriminatione in italica peninsula

Piove sempre
in questo
Paese.

Forse perché sono straniero.

(Gëzim Hajdari, Premio Montale 1997)

Libertà non è un volo di un moscone, libertà è partecipazione.

(Giorgio Gaber, artista poliedrico. 1965-2003)

Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto e la possibilità di ricoprire pubblici uffici; tra i secondi, il dovere di fedeltà e l’obbligo di difendere lo Stato, prestando il servizio militare, nei limiti e modi stabiliti dalla legge.

Questa è la definizione della parola cittadinanza secondo la Treccani.it.

Argomento scottante, quello della cittadinanza, sul quale ieri il gioverno italiano ha cercato di fare ordine, a modo suo. E così, mentre aspetto che questa legge sullo IUS SOLI venga approvata anche al Senato, mi diletto nel criticarla. Continua a leggere

Questione di… marketing su Eunews.it

 

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Non conoscevo né il giornale Eunews, né tantomeno il giornalista Diego Marani o la sua rubrica Contromano in cui oggi si esaltano le potenzialità di una ragionata promozione della lingua e cultura italiana all’estero nell’articolo La lingua batte.

Sono abbastanza d’accordo con il giornalista e aggiungo che l’Italia all’estero va forte, è una locomotiva, è un marchio vincente che attira studenti di ogni età, nonostante l’indifferenza dei governi. Negli Stati Uniti una buona percentuale dei miei studenti veniva dal New Jersey ed era interessato a recuperare la conoscenza della lingua e della letteratura e della storia (devo continuare?) insomma a recuperare un interesse e un legame (legacy) nei confronti di un paese che avevano conosciuto attraverso la memoria e le ricette dei nonni, non dei genitori. E questi studenti si definiscono “italiani”, non italo-americani. Continua a leggere

Buon Compleanno Ildueblog!

Non basta solo l’ispirazione per scrivere, serve anche il tempo, ed io di tempo per scrivere utimamente non ne ho avuto. E vi avrei voluto scrivere da tempo tante belle cose…

Per esempio, vi avrei voluto scrivere delle ultime strabilianti lezioni con gli studenti: la conferenza sul “Flipping sterotypes in the language class”, in cui sono riuscita a unire il mito ribaltabile e ribaltato degli stereotipi: Signori e Signore, Mister Bruno Bozzetto “Europe vs Italy” e Igiaba Scego, il mio cavallo di battaglia con il racconto “Salsicce” e l’attività “mi sento italiano/a quando” che ho fatto quasi ingurgitare ai miei studenti proprio come faceva Igiaba con le salsicce, perché non avevo tempo e dovevo avere materiale per la conferenza…IMG_20141119_123516805 copy

Vi avrei voluto dire che la foto di quel post “grazie per l’italiano” che vi appare se gentilmente cliccate sul link del paragrafo che avete appena finito di leggere, insomma che quella frase l’ha scritta J., alunno che ho avuto tre anni fa, che presto si sposerà con K. che è stata mia studentessa fino a maggio e a cui ho regalato la mia bicicletta…

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Spendibilità di una laurea in lingue del 2001, VO

Questo post (un pippone megagalattico) nasce con l’intento di intuire la fine che faremo noi vecchie guardie del VO, lauree quadriennali alle prese con il rompicapo del calcolo dei cfu (cmq orientativamente i nostri corsi annuali ne valgono 12). Le notizie contenute in questo post sono attendibili, un po’ meno i ragionamenti e le relative conclusioni che ne sono stati tratti, per ovvi limiti della mia conoscenza e fantasia. Diciamo che il livello di attendibilità di questo articolo rischia di essere pari a tutto quello che sta circolando sulla #CDCA23. Consideratelo come degli appunti presi al pc, perché quando ti serve, una penna che scrive non la trovi mai. 🙂

Introduzione

Mi presento. Laurea VO del 7/2001, Lingua e Letteratura Portoghese (tedesco triennale), Università La Sapienza di Roma. Continua a leggere

Cosa Dovremmo Certificare in ItaL2?

E’ sicuramente un grattacapo la nuova CDC in Italiano L2 e rimane un acronimo creativo. Non è un sogno di una notte di mezza estate, è una realtà: il CDM n°76 del 31 luglio 2015 ha emanato un decreto attuativo che sancisce la nascita della CDC A23 (1) in italiano L2 nelle secondarie di primo e secondo grado, tale “lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)”.
Lo scopo di questo decreto attuativo è anche quello di aggiornare l’indirizzo delle attuali CDC, adeguandole alla nuova riforma del sistema scolastico e uniformandole ai nuovi indirizzi di studio e alle lauree (che dovrebbero divenire abilitanti con conseguente abolizione del Tfa), non senza malcontenti.

In 24 ore di scambi concitati sui social le maggiori preoccupazioni hanno riguardato soprattutto i requisiti per l’abilitazione. Non c’è CDC senza abilitazione, ma non c’è un Tfa in Italiano L2 e non ci sarà tempo per abilitare nessun insegnante prima del Concorsone che sarà bandito entro il 1 dicembre 2015. Che fine quindi ci aspetta? Continua a leggere

La CDC in Italiano L2/LS è ufficialmente richiesta da Riconoscimento

Oggi in mattinata è stata recapitata ai Senatori della Repubblica Italiana e alla Ministra Giannini la lettera con cui Riconoscimento per la Professionalità degli Insegnanti di Italiano L2/LS chiede che venga accolta la proposta di creazione della classe di concorso in Italiano L2/LS, come previsto dal DDL S. 1644, non rientrato nel DDL S. 1934 “La Buona Scuola”, in via di approvazione al Senato.

Ci sono ancora margini di trattativa e per questo motivo speriamo che questa lettera possa dare i suoi frutti.